sabato 3 agosto 2019

FEBBRAIO

Non tutti conoscono l' origine del nome del mese di FEBBRAIO.
Secondo la religione cristiana, esso prende il nome da santa Febbruata, che dovrebbe derivare dalla dea romana  Febris sinonimo di febbre e quindi purificazione.
Le ragioni di tale diceria sono da imputarsi a causa del volere del clero di soppiantare gli antichi culti pagani e le loro feste orgiastiche, con modelli più castigati, idonei ad una nuova moralità cattolica anche a costo di instaurare santi, in realtà, mai esistiti.
Fu infatti papa Gelasio ( 492 / 496 )   ad ottenere dal Senato romano l' abolizione dei riti collegati ai Lupercalia, egli scrisse una lettera al senato lamentando il fatto che i Lupercalia erano feste pagane alle quali partecipavano anche i cristiani ( già allora, la chiesa non riusciva a tenere sotto controllo i propri fedeli ).
Il nome del mese di Febbraio deriva in realtà dalla festa romana dei Lupercalia, durante queste feste che si protraevano dal 14 al 16 febbraio,alcuni luperci ( sacerdoti dediti al culto del fauno Luperco ), divisi in due gruppi formati da luperci Fabiani ( componenti della gens Fabia ) e luperci Quinctiales ( appartenemti alla famiglia dei Quinti ),  coperti solo da perizomi di pelle di caprone percorrevano un itinerario, verso la grotta dedicata al fauno Luperco alle pendici del Palatino e, con delle fruste, sempre fatte con pelle di caprone, fustigavano la terra e tutti  coloro che si trovavano nei paraggi e principalmente  le giovani donne romane, propiziando in loro la fertilità; queste fruste erano chiamate Februs, da qui il nome di febbraio.
Secondo Plutarco e Dionigi di Alicarnasso, i Lupercalia furono feste istituite dal dio greco Pallante, Evandro ( figlio di Mercurio e della ninfa Carmenta )  nella tradizione romana, il quale, giunto sul colle Palatino al quale aveva legato il proprio nome, in una grotta alle pendici del colle; che secondo la tradizione era anche  stato il rifugio dei gemelli Romolo e Remo, allattati dalla lupa.
Qui Evandro volle trapiantare nella terra italica il culto arcadico dei Lupercalia,
Dai Lupercalia trae origine anche il carnevale  e la festa dell' amore san Valentino.
Si vuole anche che i Lupercalia traggano origine dalla festa celtica di Imbolc; ma noi propendiamo per la tesi di Plutarco.

PROVERBI SALENTINI

Frate marzu, frate marzu, mprestamenne ddoi ca te nde tau quattru, ah! se li ggiurni mei eranu tutti, fascia cquagghia lu mieru intra lle utti;
Febbraru, o au o egnu, capu t' estate sempre tegnu;
Febbraru mienzu tusce e mienzu maru:
Febbraru, notte e ggiurnu paru;
Candelora chiara, Febbraru cupu;
A febbraru, l' aceddhruzzi paru a pparu ;
Annu bbisestile, cu nu pozza mai enire;
Pe la candelora ogne aceddhru à ffare casa;
Te la candelora la ernata ete fora, na se la sai cuntare, qiaranta ggiurni ncora à ffare;
La sciuetia rasseddhra ( giovedì grasso ), sci nu ttene carne, se mpigna la unneddhra;
Carniale chinu te mbrogghie, osce mmaccarruni, crai mancu fogghie;
Fanne bbuenu lu carniale, ca pe lla quaresima ncete sempre tiempu;
Pe ssantu Alentinu fiurisce lu spinu;

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