martedì 13 ottobre 2020

LE STAGIONI NELL' ANTICO EGITTO

 

CURIOSITÀ SULLE STAGIONI

 Illustrazione 1: LA DIGA DI ASSUAN VISTA DAL SATELLITE


Non per tutti l’ anno si divide in 4 stagioni, per gli antichi egizi infatti, l’ anno era suddiviso in 3 stagioni, ciò perché il calendario egizio non seguiva l’ alternarsi di solstizi ed equinozi, bensì le fasi di piena e le esondazioni periodiche del nilo.

Le stagioni, erano dunque suddivise ;

AKHAT = INONDAZIONE che decorreva dal 29 agosto al 26 dicembre, coincideva quindi con le piene e l’ esondazione del sacro fiume

PERET o PROYET = INVERNO o PRIMAVERA, corrispondeva al ritirarsi delle acque del fiume ed alla riemersione delle terre decorre va dal 27 dicembre al 25 aprile

SHEMU = CALORE O RACCOLTO dal 26 aprile al 23 agosto.

Queste stagioni erano quadrimestrali per un totale di 360 giorni pertanto alla fine della stagione Shemu e l’ inizio di Akhat erano aggiunti 5 o 6 giorni detti epagomeni, per poter equiparare l’ anno egizio con quello tropico ( solare ).

Da quando, nel 1970, fu completata la diga di Assuan, il Nilo non ha più la possibilità di straripare, per cui non trasporta più il suo prezioso concime chiamato limo, né i sedimenti preziosissimi per mantenere il delta nel mediterraneo, per questo motivo infatti l’ erosione del delta del Nilo è sempre più evidente e quelle fertili regioni che si avvantaggiavano del limo dovuto alle sue esondazioni, tendono ad impoverirsi sempre più.


Illustrazione 2: IL DELTA DEL NILO



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