domenica 3 aprile 2016

FILASTROCCHE E CANTILENE

LA TERRA D' ORTANTO AI PRIMI DELL' 800

I dialetti salentini secondo Giuseppe Gigli, possono essere suddivisi in tre zone dialettali:
1) La zona leccese che agglomera il territorio che partendo da Lecce si estende  fino a Leuca,
2) La zona brindisina, che si estende fra i circondari di Lecce e di Taranto, avendo come principali comuni Mesagne, Latiano, Oria, Manduria, Francavilla Fontana, Sava e Grottaglie,
3) La zona tarantina, che comprende come centri principali Taranto e Massafra e tutti i piccoli centri sparsi intorno a queste città.
Bisogna tener conto anche del fatto che quando il Gigli scriveva ciò, non esistevano le provincie di Brindisi e Taranto e la Terra d' Otranto con capoluogo Lecce, le comprendeva.
Citando Luigi Maggiulli, Gigli descrive i vari idiomi e le inflessioni che li caratterizzano in base ad influenze dovute alle varie dominazioni che nel corso dei secoli si sono succedute nei vari territori lasciando in eredità cadenze e terminologie che differiscono fra un territorio ed un altro.
Eccovi ora due canti della zona di Giuliano, piccolo centro del capo di Leuca .

O 'more 'more quantu stai luntanu !
Ci te lu consa, lu lettu la sira ?
Stessi vicinu comu stai luntanu,
Ieu te lu conseria matina e sira,
Ieu te lu conseria sira e matina,
Pe no stare suggettu a la vicina.

Nna donna me prumise le quattr' ore !
Ieu, lu meschinu, me pusi a durmire.
Quandu me risbigliai fora nov' ore ;
Pensa se persi tiempu allu vestire !
Nnanti alle porte fui de lu miu amore ;
Eccume, beddha mia, famme trasire.
Iddha me tisse :  " Va cchianta cicore  
Ciunc' ama donne no pensa a durmire

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