venerdì 24 gennaio 2020

LAMENTO IN MORTE DI UN CIPRESSO




In questa dolce radiosa mattina
in un gennaio davver molto mite,
triste il cuore, l’ anima in pena,
per la natura, dell’ uomo violenta.

Tu eri là, da immemore tempo,
t’ han sradicato così, in un lampo,
sacrilega mano, ferite recava
ed al tuo corpo dolor procurava.

Inerme subivi passivo l’ onta
più non vedrai il sol che tramonta,
alto, maestoso al cielo volgevi
la tua chioma orgoglioso mostravi.

Ora di te resta solo ricordo,
per quest’ azione d’ un uomo balordo
a cui tu non recavi alcun male
ma su di te, infieriva, quel tale.

Ora quel verde che all’ uom reca gioia
e la tua ombra che mai diede noia,
e pur l’ ossigeno che ci fornivi
solo ricordo, il ben che facevi.

Forse nessuno udrà il lamento
chescaturiva dal tuo cuor sgomento,
ma il dolore al cor m' arrivava
una lagrima, dagli occhi, sgorgava.

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