mercoledì 19 dicembre 2018

L' EROTISMO NELL' ARTE E NELLA POESIA

Sebbene fortemente criticato all' esposizione del 1819 del SALON, perchè non rispettava le reali proporzioni di un corpo femminile, La grande Odalisque, riscosse notevole successo negli anni seguenti ed oggi è menzionato dal quotidiano the Guardian fra le 10 migliori opere mai realizzate .



Non so fino a qual punto possa essere annoverato quale poeta erotico  Valerio Catullo, celebrato poeta latino fra i più grandi.
Più che poesia erotica, i suoi turpiloqui, erano inventive rivolte ai suoi detrattori che cercavano di sminuirne l' immagine.
Ma anche nei confronti della donna celebrata quale suo grande amore, Lesbia (accusata da Cicerone di essere l' assassina del marito,  nel discorso Pro Caelio), Catullo non usa forme o vocaboli delicati, come vediamo nei versi di:

XLII ADESTE HENDECASYLLABI ( venite endecasillabi )

Adeste, hendecasyllabi, quot estis
omnes undique, quotquot, estis omnes.
Iocum me putat esse moecha turpis,
et negat mihi vestra redditura
pugillaria, si patis potestis.
Persquarum eam, et reflagitemus.
Quae sit, quaeritis illa, quam videtis
turpe incedere, mimice ac moleste
ridentem catuli orem Gallicani.
Circumsistite eam, et reflagitate,
" Moecha putida, redde codicillos,
redde, putida moecha, codicillos ".
Non assis facis ? o lutum, lupanar,
aut si perditius potes quid esse.
Sed non est tamen hoc satis mutandum.
Quod si non aliud potest, ruborem
ferreo canis exprimamus ore:
conclamate iterum altiore voce
" moecha putida, redde codicillos,
redde, putida moecha, codicillos ".
Sed nil proficimus, nihil moventur.
Mutandas ratio modsusque vobis,
siquid proficere amplius potestis:
" pudica et proba, redde codicillos ".

VENITE ENDECASILLABI

Venite,. endecasillabi, tutti quanti,
voi che siete ovunque e voi tutti ovunque siate,
mi prende in giro, è una turpe puttana
e mi nega la vostra restituzione,
potete sopportarlo ?
perseguitiamola, ed assilliamola
chi sia, vi domandate? ella, la vedete
dal turpe camminare sguaiato e molesto
sfacciatamente ridendo come gallico cane.
Circondatela e urlate :
" Brutta puttana, restituisci i versi,
rendi, brutta puttana, i versi ".
Non te ne frega ? o melma di postribolo
o se puoi essere ciò che di più sporco,
ma sebbene tutto ciò che appare,
potresti, se non te ne frega, arrossire
bocca schifosa di cagna:
Urlate con voce ancora più alta
" Brutta puttana, restituisci i versi,
rendi, brutta puttana, i versi "
ma a nulla giova, niente si muove.
Cambiate voi la forma ed il modo
se voleste aver più ampio successo :
" Pudica e casta, restituisci i versi ".

LIV BONONIENSIS RUFA ( la rossa bolognese )

Bononiensis rufa rufulum fellat
uxor Meneni, saepe quam in sepulcretis
vidisti ipso rapere de rogo cenam,
cum devolutus ex igne prosequens panem
ab semiraso tunderetur ustore.


Qui notiamo il doppio senso di rufulus, infatti questo termine ha due significati;  rossiccio ( inteso di capigliatura ), ma i rufuli erano anche tribuni militari non eletti dal popolo ma dal console.


LA ROSSA BOLOGNESE

La rossa bolognese succhia il rufulus
(è ) la moglie di Menenio, che spesso
vedeste nelle sepolture ella stessa
rubare dal rogo la cena
appena caduta dal fuoco ed il pane offerto
e il quasi calvo operaio del forno ( crematorio )
la frusta a sangue






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