domenica 16 marzo 2014

MALUMORI IN MOVIMENTO

Invitato da alcuni amici del M.5S. ho  trascorso, ieri pomeriggio, un sabato dedicato ai meeting dei meet-up del Movimento, c' erano a Lecce 3 eventi ai quali non volevo mancare, purtroppo ad uno di essi, non ho potuto presenziare, anche perchè ero abbastanza deluso da quelli precedenti che preferii tornarmene a casa .
Narriamo i fatti, il primo iniziava alle 4 del pomeriggio ed era incentrato su argomenti riguardanti la strutturazione e l' organizzazione del M.5S., al quale partecipavano aderenti e simpatizzanti al Movimento provenienti da Lecce e da alcune cittadine della provincia che, deluse e disorientate dall' attuale gestione dei meet-up leccesi, stanno cercando di trovare una soluzione ai gravi problemi che si sono creati e che stanno trascinando il M.5S. leccese al livello di quei partiti che è nato per sconfiggere e ridimensionare, la china che sta prendendo il Movimento a lecce è infatti sintomo di una tendenza a creare malcostume e collusioni.
In questa mia narrazione dell' incontro, non seguirò l' ordine cronologico di esso, ma riferirò i fatti ascoltati secondo un mio personale giudizio della gravità dei fatti che ho udito mantenendo la privacy delle persone che partecipavano anche perchè, a quanto sembra, l' atmosfera che si respira nei meet-up non è delle più serene e potrei creare delle situazioni di maggiore conflitto in un ambiente che non sembra proprio sia dei più idilliaci.
I personaggi che ho scherzosamente definito, me compreso, i 12 apostoli ( tanti eravamo inizialmente ), aumentarono con l' arrivo dei soliti ritardatari.
La giusta autocritica che fece uno dei partecipanti, fu la mancanza di quel controllo della base sull' operato dei cittadini eletti, auspicata da Beppe Grillo, che ha portato a situazioni abnormi quali la tolleranza ormai acclarata di alcuni eletti che gonfierebbero gli scontrini per dimostrare spese superiori a quelle realmente sostenute, oppure a spendere per il solo affitto di un appartamento la somma di 3.200 Euro al mese, sembra infatti un uso comune, ormai, di fare la cresta sulla spesa.
Il fatto più grave, però risulta sicuramente essere l' allontanamento dei cittadini eletti dal territorio, la base non riesce a comunicare con onorevoli e senatori se non per interposta persona ( in altri tempi erano chiamati portaborse ), con funzione di creare un muro fra l' eletto ed il pubblico isolando anche chi con la propria attività ed abnegazione ha contribuito al successo del " progetto" Movimento ed alla sua affermazione nel territorio.
Oltre a ciò si lamentava pure un uso ed abuso del simbolo del Movimento posto alla mercè di tutti.
Questo problema farebbe sì che all' interno dei meetup si creino dei compartimenti stagni che differenziano e frazionano i meetup e svilirebbero la regola del Movimento che tanta presa ha fatto nel grande pubblico portando milioni di voti alla sua causa: UNO VALE UNO.
Gli organizzatori dei meetup avrebbero acquisito la veste di capigruppo ai quali verrebbero delegate funzioni di cernita, ed a volte anche di selezione dei partecipanti ai meetup stessi con conseguente uso ed abuso del sistema delle espulsioni e della sempre minor trasparenza dell' applicazione di questa regola.
Il quadro che ne esce da quanto innanzi è purtroppo desolante e non  dà l' esatta visione di quella che è la triste realtà che sta divenendo il Movimento stesso, anche perchè tendono a ghettizzare anche aderenti della prima ora, persone che hanno contribuito all' organizzazione sin dai primi passi della struttura dei meetup e che si sentono umiliati da questo stato di fatto oltre che confusi e disorientati, era infatti palpabile la sensazione di impotenza di quelle persone, pronte a dare tutto per il Movimento stesso, i sacrifici fatti finora non contano, ma se ben aiutate e sostenute, sono comunque in grado di offrire ancora tanto per la causa, ma evidentemente, forse, qualcuno ritiene questa fase già superata.
Di invidie ed usurpazioni di idee e progetti di altri meetup,esautorati e resi propri, ne ho già parlato in altro post.
Fra le soluzioni proposte, qualcuno lanciò quella di creare un gruppo che partendo dall' esterno del Meet-up, creasse un progetto che servisse a riavvicinarlo  a quello iniziale, questo, secondo me, va fatto rimanendo comunque all' interno dei meetup stessi e proponendo, una volta completato, una serie di regole che serviranno a definire la vita ed il volto del meetup con lo scopo che il Movimento non diventi uno dei tanti piccoli partitini costretti ad accettare compromessi che gli consentano di sopravvivere.
Uscito da quella riunione, mi recai al meet-up di corte dei Romiti e lì ebbi un' ulteriore conferma della grave crisi di identità che sta vivendo l' organizzazione dei meetup stessi.
In quel meetup erano presenti in tutto 6 persone fra le quali un giovane dall' apparente età di circa 18/20 anni che aveva il compito di spiegare il Fiscal compact, due dei presenti, assidui frequentatori di quel meetup lamentavano il fatto che un gruppo di circa 8 ragazzi erano andati via perchè non era interessante l' argomento trattato o la sua esposizione.
Mandare allo sbaraglio un ragazzino che non si dimostra in grado di affrontare un discorso oppure le confutazioni di chi può dissentire, non è sicuramente un sintomo di maturità per il movimento in genere  e denota approssimazione e mancanza di una seria programmazione che si riflette sull' immagine del Movimento e non lo aiuta certo a crescere.
Dopo quell' episodio preferii tornare a casa.

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