Su
questa lingua di terra che si estende in forma di penisola tra il
mare Adriatico e il mar Ionio, un tempo Magna Grecia, oggi alquanto
ristretta chiamata terra d'Otranto, soffiò più volte con varia
fortuna il vento della civiltà, e la messapica, la greca, la romana,
la saracena, la gotica , la normanna lasciarono a volta a volta ampia
orma di loro soggiorno nella terra e negli abitatori.
Poche
regioni ebbero, più di questa trionfi tanto gloriosi e cadute tanto
mortali.
La
storia dirà che i nostri antenati, prima in guerra tra loro , non
ebber paura delle aquile romane, e a Fabio Massimo, come al
cartaginese Annibale opposero lunga e valorosa resistenza.
La
storia dirà che i nostri padri non paventarono la civetta d' Atene,
e che poi combatterono contro i cavalieri barbari, saraceni, goti e
normanni.
La
storia registrerà le gesta delle città nostre a quelle
messapiche che coniarono monete ed ebbero eserciti, alla generosa
Otranto, che si coprì di gloria combattendo contro l' invasione
dell' esercito , e salvando col proprio sangue la salute e l' onore
d' Italia
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Terra d' Otranto
vedeva poco a poco sparire nell' oblio le sue tradizioni più belle
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Chi le vicende di
questa terra conosce, può argomentare il grave danno che a lei
proviene dal neghittoso abbandono della sua storia
Giuseppe Gigli
Superstizioni pregiudizi e tradizioni in Terra d' Otranto
Manduria
10 novembre 1892
Quanto
è attuale oggi ciò che il Gigli scriveva più di 120 anni fa
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