martedì 22 marzo 2016

La TERRA D' OTRANTO



Su questa lingua di terra che si estende in forma di penisola tra il mare Adriatico e il mar Ionio, un tempo Magna Grecia, oggi alquanto ristretta chiamata terra d'Otranto, soffiò più volte con varia fortuna il vento della civiltà, e la messapica, la greca, la romana, la saracena, la gotica , la normanna lasciarono a volta a volta ampia orma di loro soggiorno nella terra e negli abitatori.
Poche regioni ebbero, più di questa trionfi tanto gloriosi e cadute tanto mortali.
La storia dirà che i nostri antenati, prima in guerra tra loro , non ebber paura delle aquile romane, e a Fabio Massimo, come al cartaginese Annibale opposero lunga e valorosa resistenza.
La storia dirà che i nostri padri non paventarono la civetta d' Atene, e che poi combatterono contro i cavalieri barbari, saraceni, goti e normanni.
La storia registrerà le gesta delle città nostre a quelle messapiche che coniarono monete ed ebbero eserciti, alla generosa Otranto, che si coprì di gloria combattendo contro l' invasione dell' esercito , e salvando col proprio sangue la salute e l' onore d' Italia
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Terra d' Otranto vedeva poco a poco sparire nell' oblio le sue tradizioni più belle
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Chi le vicende di questa terra conosce, può argomentare il grave danno che a lei proviene dal neghittoso abbandono della sua storia

Giuseppe Gigli Superstizioni pregiudizi e tradizioni in Terra d' Otranto
Manduria 10 novembre 1892

Quanto è attuale oggi ciò che il Gigli scriveva più di 120 anni fa

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