sabato 16 maggio 2020

LI CULACCHI TE PAPA CALIAZZU


Se don Galeazzo, arciprete vissuto in Lucugnano ( Le ) intorno al XVII sec. c.a. sia realmente esistito, non ci è dato di sapere; ciò che interessa è quanto narratoci dai nostri nonni sull' arguzia e le facezie di un prete di campagna che autori e narratori hanno ritenuto importante porre alle stampe.
L' immagine qui riportata è custodita presso il museo provinciale di Lecce.
Il famoso proverbio " Scarpe grosse e cervello fino " calza su misura al nostro mondo contadino nel quale il nostro eroe, se da un lato abbraccia la sua missione sacerdotale di arciprete in una piccola comunità di campagna in agro di Tricase, dall' altro è autentica espressione di quel mondo rurale stesso fatto di una cultura non acquisita sui banchi scolastici, ma nel duro lavoro nei campi,  nel porsi rispetto a persone con maggiore cultura e scolarizzazione nella continua lotta per la sopravvivenza e nel difendersi dagli attacchi poco disinteressati di chi cercava di curare i propri interessi a scapito di altri.
Domenico Galeazzo si pone nel mezzo di queste contese, curando i propri interessi sia nei riguardi dei suoi superiori ecclesiastici, e non solo, che verso il popolo di cui curava le anime.
Durante il corso dei secoli, agli iniziali aneddoti relativi a papa Caliazzu se ne sono aggiunti tanti altri e , poichè il personaggio è ancora molto noto ai nostri giorni, sicuramente altri se ne aggiungeranno ancora.

LA CUCUZZA TE LU BBARONE

Nnu ggiurnu lu bbarone te Lissanu cuntau lli amici te quandu, passandu nnanzi ccasa a nnu ellanu idde susu nnu parite ccerte cucuzze ca l' ellanu ia mise ddhrai cu siccanu, bbeddhre rosse e russe.
Fenca ca le sta uardaa lu ientu nde fice catire una ca ni rriau nacpu e catendu se spaccau a ddoi.
Papa Caliazzu nu sse putiu trattenire e fisce finta ca nu ia capitu pe quistu tisse:
" Scusa BBarone, ma quale te le ddo cucuzze se spaccau " ?


La zucca del barone
Un giorno il barone di Alessano narrò agli amici di come, passando nei pressi della casa di un contadino, notò su un muro delle zucche messe lì a seccare, erano belle grosse e rosse.
Mentre le ammirava il vento, ne fece cadere una che gli urtò la testa e cadendo si spaccò in due.
Papa Galeazzo non potette trattenersi e, fingendo di non aver capito, chiese :
“ Scusa barone, ma quale delle due zucche si ruppe “ ?






























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