sabato 9 settembre 2017

L' EROTISMO FRA ARTE E POESIA


Un' immagine erotica  deve sempre lasciare spazio all' immaginazione.

Al contrario di Dante del quale era amico, Guido Cavalcanti non scrisse opere pregne di religiosità, anche perchè era ateo.
La sua poesia erotica sicuramente ne fu avvantaggiata.

                                                                 IN UN BOSCHETTO

In un boschetto trova' pasturella
più che la stella - bella, al mi' parere.

Cavelli avea biondetti e ricciutelli,
e gli occhi pien' d' amor,cera rosata;
con sua verghetta pasturav' agnelli;
scalza, di rugiada era bagnata;
cantava come fosse 'nnamorata;
er' adornata - di tutto piacere.

D' amor la salutati immantenente
e domandai s' avesse compagnia;
ed ella mi rispose dolzemente
che sola sola per lo bosco gia,
e disse: " Sacci, quando l' augel pia,
allor disia - 'l me' cor drudo avere ".

Po' che mi disse di sua condizione
per lo bosco augelli audìo cantare,
fra me stesso diss' i' : " Or è stagione
di questa pasturella gio' pigliare ".
Merzè le chiesi sol che di baciare
ed abbracciar, - se le fosse 'nvolere.

Per man mi prese, d' amorosa voglia,
e disse che donato m' avea 'l core;
menommi sott' una freschetta foglia,
Là dov' i' vidi fior' d'ogne colore;
e tanto vi sentìo gioia e dolzore,
che 'l die d' amore - mi parea vedere

Nessun commento:

Posta un commento

Visualizzazioni totali

Archivio blog