mercoledì 18 dicembre 2013

CHARLES FRANÇOIS DUPUIS

Quando nel 1812 il vescovo di Città della Pieve Filippo Angelico Becchetti diede alle stampe il suo libro " La Filosofia degli Antichi Popoli, Opera in risposta all' Opera del....... ", era sicuramente alquanto irritato da ciò che aveva letto sul libro di Charles François Dupuis " Origine dei Culti o la Religione universale ".
La pubblicazione del Dupuis, è una monumentale storia di tutte le religioni dalla preistoria fino ai giorni della stesura di quell' opera.
Il cittadino Dupuis, al tempo della rivoluzione Francese, fu membro del consiglio dei 500, egli fu un letterato e scienziato di indubbia fama, fu fra i primi inventori del telegrafo e docente di latino presso il Collége de France, aveva studiato Astronomia in connessione con la mitologia, da ciò la sua passione per gli studi delle religioni e dei loro culti.
Nella sua opera, il Becchetti accusa il Dupuis di aver scritto u' opera piena di fronzoli culturali, ma senza alcuna base storica. Per cui, secondo il Becchetti,. essa è un' opera vuota di qualunque contenuto o riferimento storico che si rifaccia a testimonianze scritte che ne accertino l' autenticità, per giunta senza alcuno stile retorico che la renda plausibile agli occhi di un estimatore delle religioni.
Il Dupuis, sempre secondo il Becchetti, non ha fatto altro che copiare da precedenti scritti sull' universo e sulla cosmogonia, mentre la religione basa le sue credenze su scritti e testi che ne dimostrano le veridicità storiche ed ambientali.
Non m' interessa stare a sindacare quanto scritto dal Becchetti nella sua lunga esposizione critica degli scritti su cui si basa la religione cattolica, tengo invece a sottolineare quanto nella premessa della sua opera, il Becchetti , si sentisse autorizzato ad offendere il Dupuis per ciò che aveva scritto e che a lui potesse sembrare tanto blasfemo da meritarsi tali offese.
Il periodo storico che si attraversava, era quello del tardo illuminismo che già si avviava a sfociare nel romanticismo del XIX sec. e che risentiva ancora degli influssi delle correnti deistiche e della morale naturale;  Voltaire, Montesquieu,  Diderot ancora influenzavano la morale di quei periodi, senza considerare poi, cosa di estrema importanza, che la rivoluzione Francese contestava, proprio in quei giorni, delle verità fino ad allora considerate incontrovertibili.
Nella mente del Becchelli pertanto sembrò fondamentale dover controbattere quanto scritto dal Duduis sull' origine delle religioni e sulla loro generalità ed universalità, anche allo scopo di bloccare sul nascere eventuali conseguenze che ciò poteva creare nella stessa religione cattolica, il tutto naturalmente con l' ausilio di un testo che rappresenta il testo rivelato della religione stessa.
Nel sito:  storia soppressa.over-blog.it ,sono pubblicate le tavole e la loro spiegazione, che accompagnano l' opera di Dupuis del quale, in fondo  troverete il link completo per una maggiore comprensione di quest' opera che io, per ragioni di sintesi non pubblico. Allego solo un piccolo stralcio di quanto espresso nella presentazione delle tavole:
- storiasoppressa.,over-blog.it/article-materiali-tavole-di-l-origine-di-tutti-i-culti-di-charles-fran-ois-dupuis-1795-95382203.html
La modernità ed esaustività di essa sono pari all'oscurantismo e al particolarsimo dei suoi avversari ecclesiastici e accademici che hanno voluto condannarlo all'oblio per ragioni che nulla a che fare con la scientificità della ricerca storica e culturale ma soltanto con motivazioni di ordine squisitamente ideologico e cioè di politica di corporazione e di categoria professionali e sociali, come avrò modo di porre in evidenza nel corso della pubblicazione dei suoi lavori inediti nel nostro paese profondamente ignorante e sanfedista.

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