lunedì 16 dicembre 2013

IL NATALE FESTA PAGANA

Concepito da una vergine il 25 dicembre, in una stalla, la sua nascita fu annunciata da una stella; da giovane insegnò in un tempio, venne battezzato all' età di 30 anni , ebbe 12 discepoli, resuscitò un morto chiamato El Azar Us ( che tradotto significa Lazzaro), fece prodigi, miracoli, camminò sulle acque, fu crocifisso e chiuso in una tomba, venne chiamato via, verità, luce, messia, figlio di dio, fu tentato da una divinità oscura chiamata Seth.
A prima vista sembra proprio  che il personaggio di cui parlo si chiami Gesù Cristo, in realtà non è così, se aggiungiamo che la La vergine madre si chiamava Iside ed il nostro personaggio Horus e che il demone che lo tentò non si chiamava Satana, notiamo che la storia di cui parlo, precede di circa 2.000 anni quella del Cristo.
Daltronde le somiglianze fra le varie credenze religiose si susseguono, a distanze spazio- temporali agli antipodi fra loro.
Per rimanere nello spazio del medio e lontano Oriente, notiamo ancora che, ad esempio, il dio Mitra nasce anch' egli da una vergine il 25 dicembre, muore e viene sepolto , dopo 3 giorni resuscita, ha 12 discepoli  che cantano le sue lodi :
"Rallegratevi, il vostro dio è risorto dalla morte, le sue pene e le sue sofferenze saranno la vostra salvezza ".
Cristo, Adone, Bacab, Bacco, Freyr, Mitra, Horus, Osiride, Tammuz e le divinità Azteche Huitzillopochtli e Quetzalcoatl, presentano innumerevoli somiglianze fra  le loro leggende, tanto da farci ritenere che non a caso esse siano frutto di opere umane di scopiazzature che nulla hanno a che vedere con il divino di cui dovrebbero rappresentare testimonianza.
Il 21 dicembre, l' asse della terra, nel suo percorso attorno al sole, ha raggiunto la massima distanza da esso e, nel suo moto rotatorio, inizia un percorso di riavvicinamento che la porterà, con il solstizio d' estate, al suo punto più vicino al nostro astro.
La conseguenza di ciò è l' allungarsi delle giornate ed ila fatto che i raggi del sole iniziano a colpire più direttamente il nostro emisfero  fornendoci maggior calore, anche se all' inizio non ce ne rendiamo conto.
Da ciò, i popoli antichi iniziarono a festeggiare questo giorno come la fine del buio ed il ritorno della luce, in realtà, quindi il natale altro non è che la Festa della Luce.
Presso i popoli Celtici e quelli Scandinavi, questa ricorrenza era molto seguita, si festeggiava la ricorrenza di Yule, nella ricorrenza Celtica in particolare si festeggiava il tentativo di Re Quercia, simbolo della luce, che cercava di spodestare, ogni anno, il Re Agrifoglio, simbolo delle tenebre.
Naturalmente la nuova religione che si andava affermando, quella cattolica, non poteva permettere che usanze pagane rimanessero radicate nelle culture di quei popoli, perciò trasformava le loro credenze in cattoliche per confonderle con le proprie adattandole ai loro costumi.
E' lo stesso gioco che fanno ancora oggi con le popolazioni dell' Africa  e di quei paesi che cercano di convertire con l' unico scopo di soggiogarli.
Il Natale quindi altro non è che la Festa della Luce in trasposizione cattolica.
Vi parlerò molto presto di un' importante opera pubblicata nel 1795 da Charles François Dupuis che in Italia è poco conosciuta perchè osteggiata dalla chiesa ufficiale fin dalla sua uscita ed ancora oggi, dal titolo Origini dei Culti, in essa l' autore spiega come ebbero origine le varie credenze religione, partendo dall' astronomia e dall' astrologia.

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