martedì 31 dicembre 2013

L' ANTICA RELIGIONE ROMANA 3

Come abbiamo visto ieri, grande importanza assume il fatto che la donna che avrebbe generato un dio, doveva possedere la virtù della verginità, nessuna religione, però, ha mai puntualizzato oltre questo particolare, gli unici a farlo sono, ancora oggi, i cattolici che, nonostante persistano nell' affermazione dell' assurdo riescano, chissà perchè ( o forse lo sappiamo benissimo ) a mietere consensi.
Rea Silvia e le figlia di Tarchezio, avevano questa virtù e furono perciò sedotte da marte e dal phallus del  "genius" della casa perchè potessero generare i due gemelli che, avendo tutte le caratteristiche potevano essere ricondotti alla genealogia del loro predecessore Zeus. ( vedi anche Matteo; 1 - 1,16 riguardo la genealogia del Cristo )
Enea è figlio di Anchise e di Afrodite oppure, secondo gli Etruschi, di Turan e lo stesso Anchise, pronipote di Dardano, diretto discendente di Zeus.
Da tutto questo groviglio di più leggende e saghe, spunta quindi che Roma ha sacre origini e può quindi, a ben ragione, governare il mondo intero ( per qualche amico in cerca del pelo nell' uovo ;-))), aggiungo - allora conosciuto ;-) ).
Con queste premesse, ecco spiegata l' ascenzione al cielo di Romolo che precede di circa 700 anni quella del Cristo,
Infatti Romolo, narra la leggenda, all' età di 54 anni, mentre passava in rivista l' esercito presso la palude della Capra, fu colto da un improvviso quanto violento temporale con diverse trombe d' aria, alla fine del quale era scomparso.
Giulio Proculo, un cittadino Romano, narrò poi che gli era apparso in sogno e gli aveva riferito di essere stato rapito dagli dei e portato in cielo dove era stato nominato egli stesso dio con il nome di Quirino.
Gli aveva chiesto inoltre che sul monte Quirinale gli fosse edificato un tempio.
Gli storici posteriori però asseriscono che tale leggenda fosse solo una montatura dei senatori che avevano fatto assassinare un re molto popolare, sembra infatti che a supporto di questa tesi, già in epoca classica, si conosceva una tomba di Romolo situata presso il comizio, sotto la pietra nera.
Un posto di particolare rilievo per ciò che riguarda le origini dell' antica religione Romana, va riservato a Numa Pompilio, il secondo dei 7 re di Roma, egli infatti istituì quasi tutto il complesso pontificale, creò le classi sacerdotali dei Pontefici, i Salli, le Vestali, i Flamini, i Feziali, creò anche un calendario di 12 mesi basato sulle fasi lunari, A lui si deve ancora la codificazione del diritto sacro Romano e l' introduzione dei culti di nuove divinità: Quirino, Giove Terminale, Giove Elicio, Fides, Dius Fidius, e gli dei Sabini. Realizzò quindi una riorganizzazione dello stato su base prettamente religiosa ( in sintesi fu il precursore del potere temporale del clero).
Era discepolo di Pitagora ( anche se Pitagora visse circa 200 anni dopo Numa Pompilio, il che rafforza le tesi che tutti i cambiamenti fatti da Numa, siano in realtà stati fatti nel corso di diversi anni e non siano frutto di un solo uomo ) e ne seguiva la scuola; si narra anche di un suo dialogo con Zeus, che convinse ad usare le cipolle, anzichè le teste degli uomini come bersagli per i suoi fulmini.
Nella sua politica sembra fosse ispirato dalla ninfa Egeria, che veniva di notte presso la grotta delle Camene, vicino ad una fonte sacra, a dargli consigli.
Sembra inoltre che praticasse la magia ed arti esoteriche.
Alla sua morte, furono scavate due fosse, una per iò suo corpo, l' altra per seppellire con lui tutti i suoi scritti solo che due secoli dopo, alla riapertura della sua tomba, essa fu trovata vuota ed i suoi scritti, dissepolti, furono
bruciati.

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