venerdì 7 febbraio 2014

ALLA RICERCA DEI NOSTRI PADRI - I TRULLI

Gli Iapigi, come abbiamo già accennato, stabilitisi nella terra di Bari, diedero origine ad una etnia che prese il nome di Feucezi; i Feucezi occuparono l' altopiano denominato Murgia Barese e la relativa valle dell' Itria.
In questa valle i Feucezi hanno lasciato testimonianze della loro presenza che oggi hanno fatto si che la valle sia conosciuta e rinomata a livello mondiale, essi infatti hanno tramandato ai posteri il loro particolare modo di costruire delle abitazioni rurali che oggi sono riconosciute come Patrimonio Mondiale dell' Umanità.
Il luogo che particolarmente si identifica con queste costruzioni, è la città di Alberobello, nel cui centro storico vi è accentrata la maggiore concentrazione di trulli. 
Tutta la valle d' Itria denuncia la presenza dei Trulli, ma Alberobello  è l' unica cittadina che ne ha meglio conservato la testimonianza.
Nati inizialmente come ripari per gli agricoltori e per i loro arnesi di lavoro, i Trulli hanno nel corso dei secoli assunto particolare importanza anche come costruzioni difensive dagli attacchi di invasori.
La struttura dei trulli, si articolava in una stanza di forma circolare, i muri erano molto spessi e muniti di intercapedine che faceva sì che avessero la caratteristica di essere caldi d' inverno e freschi d' estate, non avevano finestre eccezion fatta per un piccolo finestrino che serviva al ricambi dell' aria interna, e questo, oltre alla porta d' ingresso era l' unico collegamento con l' esterno.
I muri " a secco ", erano costruiti con una pietra calcarea ( tufo ) molto malleabile e facilmente lavorabile che permetteva di avere dei pezzi abbastanza squadrati che potevano agevolare il lavoro dei costruttori, il soffito veniva chiuso da una pseudo cupola fatta con chianche e chiancarelle di tufo alla cui sommità veniva montata la cappa del camino per la fuoriuscita del fumo del focolare che era al centro della stanza.
Col passare dei secoli e con l' aumentare del numero dei componenti delle famiglie che vi risiedevano, alla struttura iniziale venivano  aggiunte per gemmazione altre stanze che si affiancavano a quella principale, oppure si ottenevano delle nicchie nei muri il cui spessore, come ho già detto, era piuttosto considerevole, altre volte invece si ottenevano , con delle travi di legno, dei soppalchi sfruttando così l' altezza dei trulli
senza modificarne la fisionomia iniziale.
Purtroppo il modello costruttivo dei trulli, non ha permesso la conservazione di trulli molto antichi, negli scavi effettuati, gli archeologi hanno trovato dei reperti di costruzioni in muratura risalenti all' età del bronzo ma non hanno potuto trovare, finora, la prova certa dell' esistenza dei trulli in quelle epoche, i più antichi trulli che oggi possiamo conoscere risalgono al XVI° secolo.

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