giovedì 13 febbraio 2014

RENZI - COME DARGLI TORTO ? MODIFICATO

Se circa 20 anni fa Berlusconi avesse potuto immaginare che, con la sua entrata in politica, avrebbe accelerato la distruzione socio-culturale del sistema Italia in modo così repentino, sicuramente avrebbe orientato le sue politiche in altre direzioni.
Si lo so sono un sognatore, non posso certo trascurare il fattore egoistico dell' individuo, ciò che è certo è che l' eredità che ci sta lasciando è solo un cumulo di rovine, la cultura Italiana ne è il classico esempio.
Ormai non si parla più di arti, professioni ma solo di mestieri; chi ricorda la differenza che esiste fra questi vocaboli? Leggiamone le definizioni che ci riporta un piccolo, banale dizionario commerciale, prenderò, in questo caso il Piccolo Palazzi nell' edizione del 1993:
" Arte           = attività umana che si svolge per opera d' ingegno;
                       attività diretta a conseguire un determinato effetto
                       estetico, artistico e sim.
  Mestiere     = attività specifica manuale;
                       ogni occupazione che da da vivere.
  Professione = il professare, esercizio di una disciplina o di un' arte;
                       spec. dichiarazione pubblica del proprio convincimento
                       morale, religioso, artistico, letterale ecc. ".
Analizzando questi lemmi ne loro giusto significato, possiamo quindi notare che: un' Arte ha bisogno, per potersi esrcitare, di intelletto, estro, e di una preparazione culturale approfondita della materia; un Mestiere ha bisogno di manualità e di poca conoscenza in quanto richiede solo un limitato impegno culturale; una Professione necessita anzitutto di conoscenze specifiche oltre che generali, culturali, morali, religiose ecc.
Sul Fatto Quotidiano di oggi, Marco Travaglio, riporta nel suo editoriale dal titolo " Pacco di coalizione ", alcune frasi estrapolate dai discorsi di E. Letta e M. Renzi, non voglio ora entrare nel merito del contenuto di questi sproloqui
sicuramente risibili che dimostrano un' escalation di frasi di convenienza di gente che è evidentemente abituata a vivere alla giornata e che dimostra di essere un mero esecutore di ordini dall' alto.
La conferma di ciò ci viene dalla citata frase di M. Renzi del 23/01 u.s. che riporto integralmente:
" Le riforme non devono essere a rischio, il governo è il governo Letta,io faccio un altro MESTIERE ".
Come dargli torto ?
Alla luce di quanto analizzato innanzi e di quanto emerge dall' editoriale di Travaglio, risulta chiaro che i due signori dei quali si citano le frasi, fossero entrambi mossi, nel dirle solo da fatti contingenti ai momenti in cui esse venivano recitate; che ci fosse, nel dirle un po' di furbizia e di tatticismo non    fa altro che avvalorare la tesi che ci troviamo alla presenza di due istrioni della politica e, come dice lo stesso Renzi, mestieranti che vivono alla giornata seguendo con diligenza le direttive di chi trama alle loro spalle tirando i loro fili.

I due contendenti, sicuramente discreti giocatori di poker, applicano le sue regole alla politica ma senza riuscire a proporre quel quid intellettuale e morale che trasformerebbe due mestieranti in artisti oppure professionisti.






          

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