mercoledì 12 febbraio 2014

I POLITI - CANI

Son passate le elezioni,
ci ragioni e ne convieni,
che diventi sconosciuto
all' eletto del partito,
dopo sorrisi, baci, inchini
si dividono i destini.

La politica, cari miei,
non la fanno i cicisbei,
sembran tutti così carini
aguzzi hanno i canini,
per poter meglio azzannare
quel bell' osso da spolpare.

Sono belve assatanate
di potere assetate,
han studiato dai gesuiti
e poi, pure dai partiti,
per sembrare ancor più buoni
affiliati si son massoni.

Sono tanti elegantoni,
e gli armadi hanno pieni
di camicie e di cravatte
da sfoggiare giorno e notte,
sono v.i.p., cosa ne pensi ?
sempre a caccia di consensi.

Sempre pronti a barattare,
per denaro e per potere
sul mercato hanno scordato
il principio del partito
e senza tanti complimenti
vanno in cerca di offerenti.

Se scoperti sono in flagrante
lor le scuse hanno già pronte.
Giuro, io non lo sapevo,
tanto ingenuo, ci credevo,
non l' ho fatto con il duolo
e per questo non mi duolo

Tutti quanti sti scienziati,
sti dottori, sti avvocati
per decider del mio destino
organizzato hanno un festino,
Napolitano, Letta, Renzi
già pretendono  ch' io danzi.

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