martedì 15 aprile 2014

PASQUA O LA FESTA DELLE FATE

Quest' anno pasqua si festeggia, secondo la tradizione cristiana, il 20 aprile, in concomitanza con la luna piena di marzo, secondo il calendario pagano, però in quel giorno, si festeggia anche la festa delle fate; ma chi o cosa sono le fate?
Nell' immaginario collettivo le fate sono delle creature fantastiche che tanto hanno influenzato la fantasia dei fiabisti che ce le hanno descritte come esseri benevoli che guidano a si prendono cura degli uomini come degli angeli custodi, anche se non sempre benevoli.
Sono dei minuscoli esseri di sesso femminile che indossano delle lunghe vesti variopinte e degli enormi cappelli conici, esse vestono così per nascondere le loro deformità, infatti molto spesso presentano degli arti oppure code o persino la loro testa, può avere forma bovina o caprina.
Ciascuna di esse indossa un vestito di un unico colore che rispecchia la prorpia personalità, nhanno pelle chiarissima.
Rispetto alle Fairy inglesi, le fate, preferiscono interagire con gli uomini, mentre le altre, restano sempre invisibili.
Sono presenti principalmente nelle culture Francese ed Italiana, ma anche nelle mitologie dei paesi dell' Europa dell' est
Nella mitologia classica romana e greca, il nome Fatae identificava le ninfe e le parche e rappresentava l' infinito che alberga nel cuore e nel' anima di ciascun essere umano.
Un' antica leggenda Islandese, successivamente adattata alla religione cristiana, ci descrive l' origine delle fate dicendoci che un giorno Eva, mentre lavava i suoii figli, udì lavoce di dio che si rivolgeva  a lei, spaventata, nascose i figli che non aveva ancora  lavato ed alla domanda di dio se fossero tutti presenti, ella rispose che lo erano, allora dio, adirato, le disse xche, come lei gli aveva nascosto i suoi figli, da quel momento in poi essi sarebbero stati nascosti alla vista della madre .
Un' altra leggenda di origine celtica, narra che esse fossero angeli ribellatisi contro dio e che Lucifero avrebbe portato con se fuori dal paradiso, ma, essendo poco malvagi, erano rimasti sulla terra senza cadere nell' abisso dell' inferno.
Della fata dai capelli turchini, invece, ce ne parla Collodi nel suo celeberrimo Pinocchio.

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