Questo aracnide, innocuo per l' uomo, era anticamente ritenuto causa di grave malattia che si manifestava in un ballo sfrenato e dal quale si guariva solo attraverso un' intervento e successiva "grazia" per intercessione di san Paolo.
Secondo la tradizione coloro che venivano morsi dalla tarantola (taranta - dialettale), i "tarantati", il 28 di giugno si recavano presso la chiesetta per richiedere la grazia, seguendo un preciso rituale, ancora oggi è possibile vedere le loro esibizioni in quel giorno, vigilia della festa dei santi Pietro e Paolo, protettori della città, che si svolge da 27 al 29 giugno.
I tarantati, dopo aver fatto un esorcismo musicale a casa, si recavano presso la cappella per implorare la grazia, ed, al suono incalzante della musica di tamburelli, si sfrenavano in un ballo dal ritmo ossessivo che li faceva cader in una specie di trance, la Pizzica è il nome di questo ballo.
Lo scopo di questo ballo era quello di creare nel corpo una reazione tale che dopo aver bevuto l' acqua del pozzo-cisterna della cappella, ci vomitassero dentro, solo allora erano certi che la grazia era stata accordata ed erano così guariti.
Nella credenza popolare, non era dunque tanto la musica ed il ballo a far guarire il tarantato, quanto la grazia ricevuta.

Questa manifestazione, che si svolge durante il mese di agosto, nasce, da una fondazione promossa dai comuni grecofoni della zona, conosciuta anche come grecìa salentina che quest' anno si svolgerà dal 6 al 24 agosto; come attività promozionale di un territorio, meta sempre più ambita di turisti da tutto il mondo.
Trae origine e si rifà alla tradizione popolare, ma ha uno scopo completamente diverso.
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