venerdì 13 giugno 2014

LA FESTA DELLA QUERCIA

Se prendiamo un dizionario di latino, cercando la parola forza, vedremo che la sua traduzione dall' italiano corrisponde alla declinazione di vis roburis, oppure robur roburis; se  invece, in un dizionario di scienze, cerchiamo la parola quercia, troveremo che la specie mediterranea di quercia corrisponde al nome latino di Quercus Robur.
Questa specie di quercia è quella che ci fornisce il pregiato legno dal nome Rovere, un legno duro e longevo usato sin dall' antichità per fare mobili di pregio, ma oltre a ciò, vi sono altre specie di quercia che ci procurano dei legni molto resistenti e duri che agevolmente sopportano stress di lavoro molto duri, vediamo ad esempio le traversine dei binari dei treni, oppure legni che sopportano condizioni di umido estreme, pali subacquei, imbarcazioni ed altro.
La quercia è quindi un albero molto importante che sin dagli albori della civiltà ha rappresentato un' enorme ricchezza per l' uomo, perciò questi ha riservato a questa pianta un rispetto ed una devozione tale da renderla sacra.
Se a ciò aggiungiamo il fatto che essa ha la capacità di attirare, con la sua folta chioma i fulmini, ecco che essa verrà accompagnata al padre degli dei e diventerà il suo simbolo.
Le querce di Zeus a Dodona in Grecia, il boschetto di querce sacre a Giove capitolino a Roma, Ramowe in Prussia con le querce sacre al dio Thor, a Perun nella religione slava, e poi notiamo come la clava di Ercole sia fatta di quercia.
Nella religione cattolica, Adamo riceve le rivelazioni di dio nei pressi di una quercia.
Con la sua maestosità, da albero adulto, essa rappresenta sia l' asse della terra, sia lo strumento di comunicazione fra il cielo e la terra.
Con questa sua sacralità acquisisce anche poteri divinatori, Omero ci dice che Ulisse ( nell' Odissea ) consulta per due volte le sue foglie per trarne degli auspici.
Il Vello d' oro è appeso ad una grande quercia e custodito da un drago.
I druidi, sacerdoti celti, secondo quanto ci riporta Plinio il Vecchio, sono accomunati alla quercia, infatti il termine druido deriverebbe dal termine greco drys, ed anche per la lor usanza di mangiare le ghiande prima di profetizzare.
Questa relazione etimologica, unitamente al fatto che i Druidi, per la loro qualità sacerdotale e le loro conoscenze, possono a buon diritto rappresentare la forza e la saggezza della quercia.
Per i Celti, inoltre la quercia, oltre che oggetto di devozione, rappresenta l' emblema dell' ospitalità.
Abbiamo già accennato che per i Germani, essa sia associata al dio Thor, mentre, per i Lituani al dio Perkunas.
Nel Giappone antico, era venerato un di

o delle querce Kashima-no Kami.
Il frutto della quercia, per la sua configurazione era anche ritenuto rappresentare l' organo sessuale dell' uomo con la sua " testa "
Negli antichi giuochi di carte Tedeschi, la quercia era uno dei semi di queste.
Il mese di giugno era il mese dedicato al culto della quercia e la sua festa ricorreva il 14° giorno del mese.

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