lunedì 14 luglio 2014

IL CONTINUUM RELIGIOSO


Nello studio delle religioni, generalmente si trovano degli aneddoti relativi alle divinità che ognuna di esse suol rappresentare, cambiano i tempi, i millenni si susseguono uno dietro l' altro, e cambiano i popoli che si sviluppano attorno ad esse.
C' è pero una costante immutevole che da circa 7.000 anni non si modifica e la storia di tutte le religioni, anche le più moderne, non può non evidenziare questo fatto.
Trattando nei miei vari post questo argomento, ho sempre ribadito che ogni religione che si è sovrapposta alla precedente, ha assorbito le sue regole modificando in realtà molto poco di essa; in sintesi lo sviluppo delle religioni altro non è che un continuum di regole ,credenze e teorie che servivano a soppiantare quelle precedenti cercando di far credere ai popoli che un nuovo messia, dio, profeta era sceso sulla terra a predicare e rivelare nuove verità per redimere l' uomo dai suoi peccati ed espiarne le colpe fino al sacrificio estremo della morte con immancabile susseguente resurrezione.
Contraddire le leggi della fisica e della scienza, è lo sport preferito dai propagatori e predicatori di queste verità rivelate, eppure finora, la scienza è l'unica conoscenza che non ha mai contraddetto se stessa, anzi le nuove scoperte generalmente tendono a confermare e rafforzare quanto scoperto in precedenza.
Quando circa 6.000 anni fa, I Sumeri, furono i primi popoli a codificare e dare delle fondamenta storiche alla loro religione, le religioni già esistevano, esse sono nate con la scoperta dei fenomeni della natura; spaventato dalla forza distruttrice del fulmine, l' uomo, pensò che una mano misteriosa lo avesse comandato ed inviato per distruggere la sua razza e, per ingraziarsi questa mano prodigiosa, cominciò ad adorarla e ad offrirle sacrifici, naturalmente anche quando scoprì che la terra accoglieva nel suo grembo un piccolo semino, come una madre raccoglie in se lo sperma del suo amante e ne genera un figlio,
la terra, divenne la grande madre che genera e da vita, ma può anche dare la morte, infatti ciò che muore sarà assorbito dalla terra che, in questo caso diventa la dimora degli inferi, da inferiore, ossia tutto ciò che si trova sotto.
Le antiche religioni, precedenti il popolo Sumero, erano generalmente religioni dei villaggi e delle città stato governate da uno sciamano con prerogative di saggezza e di preveggenza, capace di interpretare i segni del cielo e degli dei, che, a causa della difficoltà delle comunicazioni avevano delle caratteristiche peculiari del luogo in cui erano praticate, perciò presentavano delle diversità fra loro, anche se, in realtà esse si riferivano agli stessi soggetti oggetto di adorazione.
Cambiavano i nomi ma la sostanza rimaneva la stessa, infatti Gaia, Rhea, Era, Demetra, in Grecia, Iside in Egitto e nelle regioni Ellenistiche, Ishtar presso gli Assiro Babilonesi, Astarte presso i Fenici, kalì presso gli Indiani, Maria la madre del cristo, rappresentano tutte la Gande Madre che genera un figlio attraverso un prodigio che non richiederà un rapporto sessuale, i loro amanti infatti saranno il vento od un serpente, l' acqua oppure lo spirito santo.
L' unica differenza fra le dee e Maria, è che mentre per le prime noi parliamo di creazione dopo un caos primordiale, per Maria abbiamo un intervento soprannaturale destinato unicamente alla nascita di un nuovo profeta, anzi del messia che non è più il creatore di una genie ma un figlio di dio e dio lui stesso mandato dal padre per immolarsi e salvare l' uomo dai suoi peccati.
Con lo scorrere di avvenimenti storici quindi guerre migrazioni, saccheggi e commerci, le varie culture delle città stato andavano via via amalgamandosi e, con la creazione di stati sempre più grandi ed estesi e la fusione di leggi che tendevano a creare una maggior coesione fra i villaggi, le religioni assumevano carattere sovraterritoriale e le credenze si mischiavano facendo così evolvere queste teorie che attingendo da tutto ciò che veniva predicato nei villaggi e città stato divenivano fonte di prodigi e di leggende fino a diventare verità dogmatiche cui andava attribuita tutta la veridicità di una vera e propria scienza, anche se in realtà di scientifico non avev ano nulla essendo basate su un misto di superstizione e fantasia.

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