Le religioni indoeuropee sono quelle religioni che hanno interessato un gran numero di popoli che, a partire dal III millennio a.c. erano presenti nel continente Europeo , ad eccezione di popolazioni Basche ed Ugro- Finnici, e di popolazioni ariane che, intorno al II millennio a.c., si stabilirono negli altipiani Iraniani e nella zona nord-occidentale dell' India.
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Tutte queste religioni hanno in comune un Pantheon di dei organizzati gerarchicamente ed al cui capo vi era un essere supremo con funzione di dio Padre- luce o cielo, il cui noma era Dyaus-pità ( sanscrito ), Zeus- Pater ( greco ), Diu- Piter e Ju- Piter ( latino ).
Splendente e luce erano gli attributi indistinti di tutte le creature divine Deva ( sanscrito ), Daeva ( antico iranico ) Divus o Deus ( latino ), Dia ( antico irlandese ), Dievas ( lituano ) e Tivar ( antico nordico ).
Questo essere supremo è guardiano e giudice del bene e del male, custode del giuramento e della lealtà e protettore dei bisognosi, poi, col passare del tempo, esso si diversifica in altre divinità e si unisce in matrimonio cosmico con la Madre Terra, Prthivi Màtà ( sanscrito ), Demetra ( greco ) e TerraMater ( latino ), In seguito compare anche un dio del temporale Parjanya ( sanscrito )
Perkums ( lituano ) Fiorginn ( germanico ), al dio del sole Surya- Elios - Sol, viene quindi aggiunta una leggiadra virginea dea Usas ( sanscrito ), Eos (greco ), Aurora ( latino ), Eostra ( inglese ) ed Ostara ( germanico ).
Agli albori di tutti i culti, quello della luna era il principale culto professato poichè esso era in coincidenza con il ciclo mestruale femminile e con le maree, successivamente quello maschile del sole prese il sopravvento.
I riti legati a queste religionisi ricollegano all' andamento delle stagioni ed in particolare a solstizi ed equinozi, durante i solstizi si accendevano i fuochi sacri dedicati alle divinità e che ogni famiglia custodiva con cura nel focolare domestico.
All' iniziale usanza dell' inumazione dei defunti, con il sopraggiungere di nuove teoria su
lla sopravvivenza ultraterrena, si sostituì quella della cremazione
I riti che ponevano come scopo il rinnovamento dell' energia vitale, legati cioè alla procreazione e dunque all' accoppiamento, offrivano la possibilità di fare l' amore libero e, per aumentare le forze ed offrire migliori prestazioni, si faceva largo uso dell' idromele, una bevanda a base di acqua e miele che arricchiva chi ne faceva uso di nuove energie di origine divina.
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La testimonianza più antica della religione Indo- Iranica e rappresentata da un trattato risalente al 1.350 a.c. fra il re degli Ittiti Suppiluliuma I° e Mattiwaza erede al trono dei Mitanni, che cita nel giuramento gli dei Mithra, Waruma e Indra come custodi dell' osservanza del trattato.
Gli dei ed i termini della religione Indo- Iranica
iranico Sanscrito Significato
AHURA ASURA DIVINITÀ ( in generale )
DAEVA DEVA ESSERE DIVINO
MITHRA MITRA DIO DEL GIURAMENTO
VERETHRAGNA VRTRA DEMONE NEMICO ID INDRA
YIMA YAMA L' UOMO PRIMORDIALE
HAOMA SOMA BEVANDA SACRIFICALE
YASNA YAJNA SACRIFICIO
BARESMAN BARHIS DONI SACRIFICALI
ATHRAVAN ATHARVAN SACERDOTE- MAGO
HAOTAR OTAR SACERDOTE CANTORE DI INNI
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