lunedì 1 aprile 2013

L' ASSUNZIONE

Or che Cristo, abbiam scoperto
come in croce, lui sia morto
che ci passa lo sconcerto
poichè sappiamo, è già risorto.
Ora vaga nel deserto
a portarci il suo conforto

E rimessi saranno i peccati
per ciò noi saremo lieti
poi vedremo divertiti
all' inferno quegli idioti
dei demoni sbattuti.

Noi divernteremo santi
e contenti tutti quanti
tante statue ci faranno
e poi ci adorerannno.

Più buoni sarem tutti
e perciò sarem condotti
buoni, belli, zitti, zitti
nelle chiese e sopra i tetti
per gli angeli, contatti.

E da lì attenderemo
come passeri sul ramo,
ciò che infine noi vedremo,
il prodigio che attendiamo,
de il Cristo noi vedremo
tanto in alto da quel ramo.

Volteggiando senza ali
come aquile reali
molto in alto, sempre più su
fino a scomparir lassù.

E per non dover soffrire
la solitudine patire
una madre questo sa

perciò lo accompagnerà.

Assunzione vien chiamato
il prodigio che ho narrato
e se poi qualcun vorrà
ad un prete chiederà,
per saperne un po' di più,
ma son fatti di lassù.

Io intanto son contento
e per chiuder tutto quanto
dico a tutti state attenti
agli asini volanti.

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