domenica 18 ottobre 2015

FRA FILASTROCCHE E CANTILENE - gli animali della fattoria

PREMESSA
Aprirò da questo post un nuovo capitolo nel quale tratterò di animali domestici ( della fattoria ) nel quale unirò il serio ed il faceto, mischiando fra loro simbolismi e particolari significati dei vari animali con detti e proverbi a loro legati tratti dalla cultura popolare Salentina.
Ne trattare simbolismi e significati religiosi cercherò di esplorare principalmente le culture a noi più prossime, salvo che nelle altre non vi siano significati di particolare rilevanza.

                                                   %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%

Simbolo di candore, innocenza, purezza ed ingenuità, l ' AGNELLO rappresenta la vittima sacrificale per eccellenza.
Nella tradizione cattolica rappresenta il Cristo che si immola per la redenzione del genere umano
" ECCE AGNUS DEI CUI TOLLIS PECCATA MUNDI ", è l' animale sacrificale per la ricorrenza della pasqua che però non risorge ma viene divorato fra le libagioni umane ; un proverbio leccese ricorda questo particolare  momento :
" ANU PRIMA L' AUNICEDDHRI TE LE PECURE " ( muoiono prima gli agnelli delle pecore ).
Vittima preferita, per la sua delicatezza ed ingenuità viene, assieme alla sua genitrice, la pecora, circuito e divorato dal lupo.
Nella bibbia, vi sono diversi riferimenti all' agnello;  per gli Ebrei esso rappresenta il popolo d' Israele, col suo sangue segnano le proprie case affinchè l' angelo della morte non uccida i propri primogeniti, nell' Apocalisse esso è ritto sulla montagna di Sion e al centro della Gerusalemme celeste con una visione quasi identica a quella descritta dal Brahamapura fornita dal Bhagavad Gita;
vi è pure un' analogia fra l' agnello ed Agni ( fuoco Vedico portato da un ariete ) entrambi infatti appaiono come luce al centro dell' essere, la luce che si raggiunge nel corso della ricerca della Conoscenza suprema.
Tale accostamento col dio vedico del fuoco rappresenta l' aspetto solare, civile e luminoso dell' agnello.
Dopo il concilio in Trullo alla fine del VII ° sec., si vietò di raffigurare il Cristo come un agnello.
La pecora, al pari dell' agnello, facile preda del lupo, è di solito ritenuta una creatura molto semplice e sciocca, fu uno dei primi animali ad essere addomesticata, custodita dai pastori, che provvedevano a difenderla e ripararla dagli attacchi degli atri animali, divenne ben presto il simbolo di chi è inerme davanti ad un nemico.
La sua innocenza ne fece la vittima di ogni seduzione, Hohberg la simboleggia come l' uditorio che presta ascolto alla predica del lupo che con fare mellifluo riesce a soggiogarlo ed ammaliarlo per farne la sua vittima.
" CI PECURA TE FACI LU LUPU POI TE MANGIA " ( se ti rendi pecora il lupo ti mangia ).
Per queste caratteristiche, la pecora era paragonata alla donna, poichè, come la pecora doveva rientrare nell' ovile al tramonto, anche la donna, per non cadere vittima di uomini lupo, doveva rientrare in casa, da qui il detto :
" PECURE E FIMMINE ALLA CALATA TE LU SULE ".

Nessun commento:

Posta un commento

Visualizzazioni totali

Archivio blog