lunedì 25 marzo 2013

LE RADICI PAGANE DELLA CHIESA

Siamo ormai giunti nella settimana che precede la domenica di pasqua, in questa settimana si commemora la crocifissione e morte del Cristo  e l' adorazione della croce.
Ho già parlato in altro post della pasqua, per cui non lo farò in questa sede, parlerò invece dei simbolismi e significati della croce.
Consultando il " Dizionario dei Simboli " - Rizzoli 1986 - leggiamo che la croce:
- E' un simbolo attestato fin dalla più remota antichità, le sue origini si perdono nella notte dei tempi, a Creta è stata rinvenuta una croce risalente al XV secolo A.C...... Essa stabilisce con il quadrato, il triangolo ed  il cerchio una relazione ben precisa...... il centro della croce equivale al centro del cerchio e del quadrato.
Essa rappresenta la terra, il cielo, i venti, lo scorrere del tempo ed anche la vittoria sulla morte tramite il sacrificio. Rappresenta anche, fra l' altro, la congiunzione fra la terra, in cui è conficcata ed il cielo.
Nell' antico testamento si racconta che Isacco fu salvato dal sacrificio, grazie alla croce a forma di Tau che portava sulle spalle. Possiamo perciò ribadire che la croce, usata dalla chiesa cattolica, quale simbolo di redenzione altri non è che un ennesimo simbolo preso dal paganesimo e trasferito nella religione cattolica unitamente al suo significato che è rimasto inalterato.
La crocifissione non è altro che la copiatura di credenze pagane, infatti essa è presente in tutte le religioni precristiane.
Maperchè la necessità di copiare anche questa ricorrenza dal mondo digli dei ( che poi tanto falsi e bugiardi non lo erano, visto che offrivano tanti spunti alla chiesa), le ragioni sono sempre le stesse e si riassumono in una sola parola, potere.
Oggi sentiamo di compravendita da parte delle congreghe monacali, nei paesi del terzo mondo  di fanciulli e fanciulle, allo scopo di farne dei seguaci della chiesa cattolica e con ciò espandere il potere di questa, anticamente si usava anche copiare gli usi e costumi di altri popoli per meglio assoggettarli e convertirli al cristianesimo e, se possibile anche con la forza ricorrendo in molti casi anche a martirizzare chi non  voleva accettare le imposizioni della chiesa.
L' acquisizione del simbolo della croce e la sua adorazione, risalgono al 500 e non fu neppure difficile trasformare le parole della bibbia sulla crocifissione di Cristo in quanto, nel vangelo, originariamente scritto in greco, viene usato il termine - stauros- che, nel greco classico significava palo, ma, nei tempi del Cristo, aveva anche assunto il significato di  croce, per cui qualunque traduzione può essere considerata esatta, salvo poi constatare che al tempo della dominazione  romana in Galilea, non si usava crocifiggere ma impalare.
Mi stuzzica invece aggiungere, a questo punto. una curiosità che sicuramente molti di voi  non conoscono; sentiamo molto spesso parlare, a proposito di dio e delle gerarchie della chiesa  parole come Padre celeste, santo padre, padre francescano- gesuita.
Sempre consultando il Dizionario dei Simboli, leggiamo alla voce padre:
- Simbolo del possesso, del dominio del valore. In qwuesto senso è una figura inibitoria, castratrice in termini psicanalitici. E' la raffigurazione di autorità capo, padrone, professore, protettore, dio


Nessun commento:

Posta un commento

Visualizzazioni totali

Archivio blog