giovedì 18 luglio 2013

LA BIBBIA, REALTA' O FANTASIA?

L' Enciclopedia tematica L' Universale, edita da Garzanti nell' anno 2005 per i tipi della Mondadori printing spa, nel 30° volume, tratta come tema le religioni, ed in particolare a pag, 241 la cronologia della diffusione della religione cristiana, dalla sua nascita e fino ai nostri giorni.
Secondo tale cronologia, Gesù nacque a Betlemme nel periodo fra l' anna 7 ed il 4 a.c., poichè, secondo il vangelo di Luca, la nascita è contemporanea al censimento  della popolazione Giudea che fu promulgata proprio in quegli anni. Perciò tale cronologia porta, fra l' altro la morte di Gesù fra il 28 ed il 33 d.c., anche se sarebbe più esatto portarla dal 26 al 33 d.c.. Queste discordanze sono dovute ad un' errata interpretazioni dei fatti e degli avvenementi dovuta al monaco Dionigi il Piccolo nell' anno 525.
Secondo tale cronologia, notiamo inoltre che l' apostolo Paolo effetteua i suoi viaggi missionari fra il 45 ed il 58 d.c. che culminano con il suo martirio, assieme all' apostolo Pietro, avvenuto a Roma nel 64 d.c. Possiamo inoltre  notare come la " Lettera di Paolo ai Tessalonicesi", che rappresenta il primo scritto del vangelo, che dà inizio a tutte le narrazioni riportate nei vari libri in esso contenuti, sia datato intorno al 50/51 d.c., e che la cronologia degli altri libri sia così attribuita:

-    70 d.c. vangelo di Marco
-    80 d.c. vangelo di Matteo e Luca
-    90 d.c. vangelo di Giovanni
-  125 d.c. papiro di Rylands, il più antico frammento conservato del nuovo testamento, ritrovato nel 1934 a      
                 Fayyum, in Egitto.
Alla luce di ciò, possiamo notare come il nuovo testamento sia stato scritto fra i 23 ed i 60 anni dalla morte del cristo, se non addirittura 95 anni.
A tutti noi è capitato di percorrere, durante la nostra vita, dei  momenti che ripercorrendo nella nostra memoria, abbiamo notato che il nostro cervello ne ha modificato e tralasciato dei particolari che con uno sforzo maggiore, abbiamo riportato alla luce. Il nostro cervello tende generalmente ad addolcire dei ricordi che nel momento in cui li abbiamo vissuti ci sembravano dei veri tormenti ed infatti, molto spesso, li ricordiamo con nostalgia.
Non voglio negare che nell' anno 90 d.c. l' evangelista Giovanni potesse essere ancora in vita e che dovrebbe aver avuto all' incirca 95 anni  così come gli altri evangelisti, ne porre in dubbio la loro buona fede, ma sicuramente costoro, nello scrivere i vangeli si siano serviti di testimonianze di altre persone e di " sentito dire"   così come si possano essere serviti di altra gente che poi ha raccolto e messo in ordine i loro scritti, anche se in quell' epoca era molto in uso la tradizione orale.
Lo stesso Matteo, nel suo vangelo parla di apparizioni in " sogno" , e ciò ci lascia facilmente immaginare la natura e la realtà di ciò che siano realmente i sacri scritti " rivelati".
L' aver saputo che la donna che aveva sposato era in verità già incinta potrebbe aver giocato a Giuseppe un brutto scherzo, tanto che aveva intenzione  di divorziare senza creare prima uno scandalo ( Matteo ;1-19), i sogni sono espressioni dello stato d' animo di una persona e le cose più irreali, a volte , appaiono " in sogno"  creando nell' individuo la sensazione di una realtà fittizia che riesce  a convincere ed a far cambiare
opinioni e pareri.
Non è difficile quindi immaginare la provenienza di tutte queste credenze e supposizioni che qualcuno spaccia poi per vere, con fini e scopi facilmente immaginabili.
Alla luce di tutto ciò, quindi, è facile capire quanto possa aver modificato l' intervento di altre mani, la realtà di ciò che era stato scritto o tramandato in precedenza.












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