giovedì 25 luglio 2013

SUI GIORNALI DI STAMANE 25/07/13






Son saltuario, in questo mese
con impegni alle prese,
epperò questa mattina
il giornale mi propina.




Il governo, tu mi dici
i partiti farà felici,
del finanziamento puoi parlare,
in campagna elettorale.
Più importante ora è fare,
la riforma del potere,
le elezioni, a quanto pare,
presto noi dovrem rifare,
perciò è giusto e sacrosanto
che sia pronto, tutto quanto,
l' elettore sodomizzare,
è pur sempre un bel godere.

I kazaki, già li senti,
che non son poi tutti santi,
ammoniscono la Banino
l' ambasciator tenga vicino,
se lo manderete a casa
per reagire avrem la scusa.

S' avvicina galoppando,
il berluska par tremando,
il trenta luglio noi sapremo
che condanna riceveremo,
Berlusconi andrà in galera
o ci perseguiterà ancora?
E il Giornale ora ci avverte
meno cinque, per la sorte.



Ha paura Napolitano,
che a stromboli, Vulcano
poi ci voglia vendicare
e per questo eruttare,
sommergendo lui soltanto;
perciò ha cambiato intento,
in montagna se n' è andato
in una frana, io ho sperato.

Dal Brasile ce lo dice,
il Francesco non lo tace,
falsi idoli son questi,
ma dei nostri più modesti
e con questi che già abbiamo,
altri non sopporteremo.
Il successo ed il potere
solo noi possiamo avere,
con i santi nelle chiese
e non ammettiamo scuse.

Ed il Letta oggi ci avverte,
chi dissente mi diverte,
che non c' è alternativa,
ne col voto o l' invettiva.
Questo governo deve restare,
larghe intese continuare.
Io, mio zio e con l' Alfano
c' è Berlusconi e, Napolitano
e del resto, per contorno,
il Piddì ci gira attorno.




















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