lunedì 13 gennaio 2014

ALLA RICERCA DE NOSTRI PADRI - MESSAPI 2

Nell' alto mesolitco, 10.000/1.000 a.c. la terra denominata Puglia, corrispondeva più o meno all' attuale parte settentrionale, oggi corrispondente alle province di Bari e Foggia, mentre i territori a meridione ( oggi corrispondenti alle provincie di Lecce, Brindisi e Taranto ), erano denominati Calabria, mentre l' attuale Calabria, era denominata Brutium.
Gli Iapigi erano una popolazione Indo-Europea che, proveniente dall' Illiria, si era stanziata nell' attuale Daunia, da lì, successiv  amente si espansero in tutte quelle terre che formano oggi l'attuale Puglia, dando origine a tre diversi gruppi etnici i Dauni, rimasero nella terra d' origine; i Peucezi, si stabilirono nell' attuale provincia di Bari ed i Messapi che occuparono il meridione dell' attuale regione Puglia.
Intorno al 1.800 a.c., possiamo oggi datare l' epoca in cui iniziarono gli insediamenti Messapici nella terra Salentina, si trattava, allora, di piccoli sporadici insediamenti di gruppi familiari di pastori e contadini che, alla ricerca di nuove terre da colonizzare e rendere produttive per l' agricoltura, affrontavano pericoli, incognite ed enormi fatiche.
Il Salento di quei periodi era formato da foreste di pini,querce vallonee, abitate da animali ( lupi, cinghiali, orsi, animali selvatici senza alcun timore verso l' uomo,in quei luoghi ancora sconosciuto ) oggi del tutto scomparsi nelle nostre terre.
I villaggi, inizialmente venivano edificati vicino al mare, su alture da cui poter osservare eventuali avvicinamenti di barche che attraversavano il canale d' Otranto cariche di mercanzie da scambiare con gli indigeni.
Brindisi, Roca Vecchia, Otranto, Porto Cesareo erano i più importanti insediamenti che ci hanno fornito  le testimonianze da cui oggi noi possiamo trarre le informazioni sul passato e sulla vita condotta dai nostri antenati.
Nei villaggi Messapici, gli uomini svolgevano i lavori più pesanti, essi si dedicavano al disboscamento delle terre da rendere coltivabili, a condurre le pecore e la capre al pascolo, con l' aiuto dei cani, allora già addomesticati a coltivare la terra ed alla pesca in un mare sicuramente molto più generoso di quello attuale, le donne si dedicavano alla cucina, alla tessitura della lana per ricavarne i vestiti da usare d' inverno, ed alla produzione dei vasi di terracotta per conservare i cibi.
Dall' Oriente, come abbiamo già accennato, giungevano mercanti greci, albanesi ed Illiri che portavano i prodotti acquistati nelle terre al di là del Canale per scambiarli con i prodotti che trovavano nei villaggi messapici.
Otranto era il più importante dei villaggi visitati, perchè, oltre ad essere il più vicino ed a fornire un sicuro riparo dalle tempeste, grazie alla presenza di due sorgenti d' acqua molto vicine alla spiaggia d' approdo, offriva la possibilità di farne rifornimento.
Le capanne messapiche dell' epoca  erano fatte con pali di legno rivestite con frasche, foglie sovrapposte per formare un riparo dalle intemperie, avevano forma circolare ed al loro centro ardeva un sacro focolare che fungeva, col rassicurante calore delle sue fiamme, da nucleo aggregante delle famiglie, attorno al quale ci si riuniva a sera per narrare delle vicende quotidiane e per programmare il lavoro per i giorni successivi.
I vasi in ceramica prodotti dai messapi, erano piuttosto rozzi e poco potevano in confronto a quelli che i mercanti greci portavano con se, erano costruiti manualmente ed erano molto più spessi e pesanti, ma con l' avvento, attorno all'anno 1.000 a.c., dei primi torni, importati dalla Grecia, iniziarono sempre più ad affinarsi
e ad assumere forme e colori molto più moderni.
Intorno a quegli anni, i villaggi dei messapi avevano modificato il loro aspetto, le capanne erano diventate rettangolari, nei centri dei villaggi, si notavano capanne con muri di mattoni, i tetti erano ora fatti in maniera più solida e sicura e proteggeva meglio dalle piogge ed erano cresciuti di numero, la popolazione continuava ad aumentare e nuovi insediamenti nascevano anche nell' entroterra.
Gli scambi commerciali con i mercanti d' oltre canale, continuavano ad essere molto proficui portando benefici a tutti.














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