venerdì 3 gennaio 2014

L' ANTICA RELIGIONE ROMANA 5

Come abbiamo già accennato il culto pubblico, a Roma, era celebrato dallo stato attraverso suoi rappresentanti, sacerdoti e quant' altro potesse servire per gestire un apparato dedicato alla cura spirituale del popolo.
I riti, che seguivano dei rituali molto rigidi  e controllati, non potevano essere celebrati nelle pubbliche vie, avevano bisogno di di luoghi riservati con caratteristiche di sacralità, in sintesi c' era bisogno di templi.
Inizialmente si usarono dei luoghi recintati da pietre o comunque non accessibili a chi non avesse le caratteristiche che lo rendessero spiritualmente idoneo ad accedervi.
I sacerdoti, avevano sicuramente queste caratteristiche, ma chi erano questi sacerdoti?
Il nostro concetto di sacerdote, sicuramente e diverso dal concetto di sacerdote che esisteva nella Roma antica; il sacerdote odierno ha posizioni dottrinali e dogmatiche da osservare e da difendere, diventa sacralmente un rappresentante di dio, obbedisce ad una gerarchiaa cui riconosce poteri diversi anche se armonici.
I sacerdoti Romani rappresentavano il dio del quale esercitavano il culto , dovevano rispettare delle regole rituali molto rigide ed obbedivano ad una gerarchia a cui dovevano riconoscere poteri armonici al credo professato.
In sintesi, a ben vedere, tanta differenza fra i sacerdoti odierni  e quelli dell' antica Roma, la differenza non è poi così abissale, rappresentavano, e continuano a rappresentare una casta all' interno della società.
Ad organizzare il clero Romano, come abbiamo già visto, fu Numa Pompilio che avocò a se lacarica di Pontefice Massimo, titolo che rimase al re fino all' avvento della Repubblica, dopo la caduta di Tarquinio il Superbo.
Vediuamo ora come era organizzato uil clero Romano ; il complesso sacerdotale era composto da 4 singoli collegi:
1) I Pontefici al cui vertice c' era il Pontifex Maximum
2) Gli auguri
3) I Quindicenviri Sacris Faciundis
4) I Setemviri Epulones
Dal solo collegio dei Pontefici, dipendevano poi:
a) Il Rex Sacrorum
b) Le Vestali
c) I Flamini.
I Pontefici
Marco Terenzio Varrone, vissuto nel I° sec. a.c. ci dà due definizioni etimologiche dei Pontefici, egli ci dice che il loro nome deriva dal fatto che siano stati essi a costruire il ponte Sublicio :
" Pontifices, ut Scaevola Quintus Pontifex Maximum dicebat, a posse et facere, ut Pontifices; ego a ponte arbitrornam agb his Sublicius est factus primus, ut restitutus saepe, quam in eo sacra et uls et cis Tiberi non mediocri ritu fiant. Curiones dicti a curiis, qui fiunt utin his sacra faciant".
I Pontefice erano in pratica gli esperti di cose religiose, teologi e canonisti, erano eletti per cooptatio, ossia per nomina dai membri della corprazione,m avevano cura di riportare in forma scritta tutte le norme di carattere giuridico e religioso.
Le raccolte che essi curavano, erano :
- Libri Sacerdotum Populi Romani     raccolta delle orazioni e dei riti per le funzioni religiose
- Commentari Pontificum                   raccolta di decreti e responsi relativi a problemi sacro-giuridici
- Fasti                                                 elenco dei magistrati eletti annualmente e calendario Romano
- Annales Pontificum o Maximum     cronache dei fatti di maggior rilievo accaduti, queste tavole erano                                                              esposte al pubblico.
I Pontefici erano inizialmente eletti fra i patrizi, successivamente anche fra i plebei, nel 252 a.c. fu eletto il primo Pontefice massimo plebeo.
Il Rex Sacrorum
Con l' avvento della repubblica, non essendoci più un re che celebrasse alcuni riti pubblici che la tradizione gli affidava, fu creato, ci informa Livio, una figura che  esercitava le funzioni del re, solo in quelle particolari occasioni, egli compiva un sacrificio ogni luna nuova, il 24 febbraio, in occasione della festa chiamata Regifum, compiva un altro sacrificio , il 24 marzo ed il 24 maggio, presiedeva un comizio non deliberante nel foro.
Le Vestali
Erano le sacerdotesse della dea Vesta, curavano il fuoco sacro a lei dedicato, se il fuoco si fossespento, la o le responsabili venivano sepolte vive per punizione. Erano scelte fra le bambine fra i 6 e i 10 anni e duravano in carica per 30 anni. Avevano l' obbligo di restare vergini per tutto il periodo che asservivano a questo incarico, la perdita della verginità poteva essere punita anche con la morte.
Avevano funzioni salvifiche, se per strada incontravano un condannato a morte, questo veniva immediatamente graziato.
I Flamini
Erano sacerdoti addetti al culto di singole divinità, Al Flamen erano imposti diversi divieti :
  1) andare a cavallo
  2) vedere l' esercito armato
  3) non potevano giurare
  4) portare anelli al dito, a meno che questo non fosse tagliato
  5) potevano avere il fuoco in casa solo per uso sacro
  6) se un uomo incatenato entrava nella loro casa, doveva essere immediatamente liberato e le catene          buttate fuori dalla casa stessa
  7) non potevano portare nodi addosso alla loro persona
  8) se incontravano un condannato alle verghe, questi non poteva più essere battuto in quel giorno
  9) I loro capelli potevano essere tagliati solo da un uomo libero
10) Non potevano nominare nè toccare una capra, la carne cruda, l' edera e le fave
11) non potevano tagliare vitigni protesi in alto
12) capelli ed unghie ritagliate dalla loro persona dovevano essere seppellite sotto un albero
13) non potevano mangiare farina lievitata
14) non potevano toccare un morto
15) non potevano entrare in un luogo dove qualcuno era stato cremato
Il Flamen dialis ( sacerdote di Giove ) non poteva divorziare e perdeva la sua carica alla morte della moglie.
Il Collegio degli Auguri
Sul Campidoglio osservavano il volo degli uccelli per trarne degli auspici
I Quindicenviri Sacris Facundi
interpellavano, per ordine del senato, i Libri Sibillini per aiutare a risolverele crisi dello stato
I Septemviri Epulones
erano addetti alla direzione dei banchetti sacri in occasione di solenni feste religiose e durante i ludi romani e plebei
I Sodalizi
erano delle vere e proprie confraternite religiose, i più importanti erano i fratelli Arvali, i Salii, i luperci, i Feziali ed i Sodali Titii, i più antichi dei quali però non si riportano più notizie.

Nello scusarmi con i miei amici lettori, per aver tralasciato, per ragioni di tempo e di spazio, tante altre notizie anche importanti, rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti ed approfondimenti.
Tengo inoltre a precisare che in altre occasioni tratterò in modo più approfondito ed accurato singoli argomenti che qui ho trattato in modo alquanto superficiale.
Se poi qualcuno volesse avere maggiori chiarimenti e dettagli, può richiederli lasciando un commento, dopo essersi registrato sul blog.
Domani, un' appendice,  dedicata alle maggiori divinità dell' antica religione Romana.



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