venerdì 31 gennaio 2014

IMBOLC

Concludiamo oggi questa breve trattazione dei riti celtici della candelora
Come abbiamo visto, innumerevoli erano i nomi con cui i Celti identificavano la dea Brigid, alla quale dedicavano anche le feste più importanti dell' anno.
Imbolc era sicuramente quella più importante in assoluto, essa era principalmente una festa di purificazione, la rinascita della natura dopo il freddo inverno che tutto aveva imbiancato e congelato, avrebbe dato i suoi migliori frutti se la terra si fosse purificata.
Dopo il sabba di Brigit, la festa di Imbolc, il risveglio dal letargo del serpente ci dice che ormai l' arrivo della primavera era imminente e che quindi era tempo di preparare il grano da seminare e cogliere gli auspici per sapere come si presenterà la stagione del raccolto.
Con l' ultimo covone di grano raccolto l' anno precedente e conservato per questa occasione, si prepara una bambola che si vestirà con i vestiti di Brigit e che si adagerà in un giaciglio affianco ad un bastone di forma fallica, attorno si accenderanno delle candele e lumini; durante la notte, il tutto brucerà.
Il mattino successivo, se fra le ceneri si potrà intravvedere la forma fallica, allora la stagione si preannuncia buona ed i raccolti saranno ricchi.
Secondo i Celti nell' ultimo covone di grano mietuto si conservava l' anima di Brigit che bruciando purificava, con la cenere ottenuta, la terra.
Il bucaneve è il primo fiore che spunta nell' anno, perciò era considerato la pianta sacra di Imbolc.
Come abbiamo visto quindi, l' uso delle candele, dell' acqua
e del fuoco come simboli di purificazione è una prerogativa di questo periodo dell' anno, il calore del sole che rinasce, la speranza di buoni raccolti. la fiducia in un domani sicuramente migliore, erano auguri che tutti gli uomini si proponevano e si propongono.
Anche accendere i falò era un modo di festeggiare Imbolc.
Andare a riprendere queste tradizioni e riproporle non è una cattiva cosa, ciò che invece è sicuramente deprecabile è lo spacciarle per innovazioni cercando di far credere alle genti che sono delle novità e dche nulla hanno a che vedere con il passato, ed in questo, in passato, i cattolici sono stati dei maestri; i Falò di sant' Antonio, la candelora, la purificazione di Maria, la presentazione di Gesù nel tempio non sono altro che banali tentativi di mistificare le tradizioni popolari precedenti spacciandole per proprie.

Nessun commento:

Posta un commento

Visualizzazioni totali

Archivio blog