sabato 26 dicembre 2015

L' EROTISMO FRA ARTE E POESIA


Nella poesia erotica un posto d' onore sicuramente spetta ad un poeta del '600 Gian Battista Marino che nei suoi versi narra le avventure erotiche dei personaggi della mitologia.
Nella sua opera chiamata Sampogna fra i vari Idilli ci narra dell' avventura di dell' Amatriade arcade Siringa e della sua fuga dal dio Pan che la insegue per deflorarla. Vediamo ora ciò che scrive i Marino delle intenzioni di Pan nel VII° idillio della Sampogna.


A volerla campar della libidine                                                    
Del troppo osceno e temerario satiro,
Ch'oltr' ogni meta e la sfrenata audacia
Licenzioso homai sciolte le redine, 
Di quel fior verginal che tanto apprezzasi,
Esser volea violator sacrilego.

Et ecco allhor nel terren molle et humido
Tenacemente il vago piè s' abbarbica,
Le chiome ch' eran bionde ecco verdeggiano
Già s' induran le polpe, e l' ossa solide
Apparendo di fuor si fan più piccole
Con spessi groppi le giunture annodansi
le verdi spoglie in foglie si trasformano

La ninfa Siringa, quando ormai Pan ha già allungato le mani per afferrarla e deflorarla, si trasforma, nell' estremo tentativo di sfggirgli, in una canna lacustre, il dio perciò non riesce a soddisfare la sua bramosia, ma nel canneto dove si era trasformata la ninfa, udendo il suono delle canne mosse dal vento, ha l' ispirazione di creare con esse uno strumento musicale, che chiama appunto Siringa.
Ma la leggenda non finisce qui, infatti sembra che Pan avesse poi gettato via la sa prima siringa, ormai vecchia e rotta in una grotta vicino ad Efeso.
Questa grotta, chiamata appunto la Grotta di Siringa, aveva la facoltà di riconoscere le ragazze che erano vergini da quelle che non lo erano più, narra infatti la leggenda che le ragazze che asserivano di essere vergini venissero chiuse all' interno di essa e, se lo erano veramente, si udivano uscir fuori da essa suoni armoniosi di una siringa, la porta si apriva e le  ragazze uscivano fuori coronate di pino.
Nel caso invece che le ragazze avessero già perduto la verginità, all' interno della grotta si udivano lamenti e grida funeree e, quando dopo alcuni giorni la porta veniva aperta, le ragazze erano scomparse.    

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