
Per far posto alle celebrazioni del carnevale che , secondo le ricorrenze pagane, preparavano gli uomini al duro lavoro dei campi,che col risveglio della bella stagione, cominciavano a dare i loro frutti, infatti i contadini per ingraziarsi gli dei ed avere dei buoni raccolti, facevano feste ed orge in onore loro.
Poichè però, nel IV secolo, vi furono diversi cambiamenti all' interno delle ricorrenze cattoliche, aveva la chiesa ormai acquisito grande potere ed era stata dichiarata, la religione cattolica, religione di stato dell' impero Romano, si pensò bene di cambiare i nomi e le usanze delle feste pagane, ancora care al popolo, con nomi e cadenze leggermente diverse da quelle antecedenti, restando comunque valide le usanze delle vecchie ricorrenze, come quelle dei regali a natale.
Per queste ragioni, e per creare un periodo di penitenza, prima della pasqua, di 40 giorni, si pensò bene di spostare la candelora anticipandola al 2 febbraio.
Poichè la pasqua non ha una cadenza fissa, come per gli ebrei e per le chiese d' oriente, essa infatti cade la prima domenica successiva alla luna piena successiva all' equinozio di primavera, in questo si ricollega anche con le feste pagane di quel periodo, ma di ciò parleremo in altri post, c' era il bisogno, come detto, di avere 40 giorni liberi per commemorare la quaresima, periodo di digiuno e di penitenza durante il quale era vietato anche di mangiare carne, infatti la parola carnevale significa appunto carnem levare cioè togliere la carne, perciò il martedì grasso era l' ultimo giorno in cui si poteva mangiar carne.
Quindi, dopo quanto esposto innanzi, i famosi proverbi riferiti alla candelora, devono riferirsi alla ricorrenza di domani e non a quella ufficiale odierna, in quanto, come vedremo in seguito, anche molti proverbi sono antecedenti la religione cattolica.
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