martedì 2 dicembre 2014

LE GRANDI CIVILTÀ MONUMENTALI - LA RELIGIONE DEGLI EGIZI




LE GRANDI CIVILTÀ MONUMENTALI – LA RELIGIONE DEGLI EGIZI

Come abbiamo potuto notare fin’ ora, ed avremo ancora l’ opportunità di constatare, le religioni, teorie rivelate ed immutabili, non sono poi, in realtà, tanto fisse e statiche nelle loro dottrine, esse si adeguano agli usi e costumi dei tempi e modificano i loro principi ed i loro insegnamenti a seconda delle correnti e credenze del momento.
Sembrerebbe quasi che la religione sia un accessorio alla moda che deve essere cambiato e modificato a seconda dei capricci e dell’ estro di colui che decide se e come influenzare le tendenze che gli uomini devono seguire.
Poichè, peraltro, le mode seguono diversi dettami, consigliati dai vari stilisti, ecco che anche le religioni seguono i diversi personaggi che, credendosi profeti o messaggeri , o solo per convenienza personale,decidono di fondare od adeguare queste teorie in base ai loro desideri o capricci del momento .
Abbiamo visto come Nabonide, nella sua diatriba con la casta sacerdotale abbia contribuito alla caduta di Babillonia ed alla sua conquista da parte di Ciro II°, o come Amenofi IV  voleva mutare le credenze religiose degli Egizi, oppure ad Errico VIIIche per poter soddisfare il suo egoismo creò uno scisma fra la chiesa romana e quella anglicana, ma, come vedremo anche in seguito con i vari scismi nell’ ambito delle 3 grandi religioni monoteistiche, oppure nelle nuove religioni che, a partire dal XVIII secolo sono proliferate un po’ ovunque nel mondo, raccogliendo adepti e fedeli sempre pronti ad accettare questi nuovi vestiti che sono le credenze religiose, e che nel mondo, oggi sono alcune migliaia ( si pensi che solo la religione cristiana oggi conta oltre 1.000 fra sette e devianze varie ).
Dopo questa premessa iniziamo a dare uno sguardo alla complessa religione degli Egizi, che nel corso della millenaria storia di quel popolo, e stata modificata ed adeguata ai corsi storici del momento.
Descrivere  con 4/5.000 parole una complessa realtà che è la religione degli Egizi, che abbraccia un periodo di tempo lungo circa 4.000 anni,  e  cercare nel contempo di essere esaurienti e completi nella narrazione di un’ epopea che è argomento da trattare in diversi volumi, è un’impresa molto ardua, comunque è l’  obiettivo che mi sono posto e che cercherò di assolvere.
LA RELIGIONE DEGLI ANTICHI EGIZI
Per religione degli Egizi, si intende la religione praticata da quel popolo nel periodo di tempo intercorrente fra l’ unificazione dei due regni dell’ Alto e del Basso Egitto intorno al 2950 a.c. anche se in realtà dovremmo considerare tale periodo solo approssimativo, in quanto segna solo l’ evolversi di un discorso religioso inizialmente basato su divinità locali che acquisiscono forza e potere con l’ evolversi delle città che li adorano, e la chiusura del tempio di Iside  sull’isola di File,ordinata da Giustiniano nel 560 d.c. .
Nella variegata mitologia Egizia, convivevano dei e dee cosmici  assieme a diverse divinità minori e locali con diversi incarichi, tutte queste divinità avevano come riferimento una divinità suprema ed assoluta.

anubi accompagna da osiride l' anima di un alto funzionario
Anubi accompagna da Osiride l’ anima di un alto funzionario

I luoghi di culto erano generalmente dedicati a 3 diverse divinità legate fra loro da vincoli di parentela ( si trattava per lo più di relazioni del tipo madre – padre – fratello -sorella). 
Menfi, uno dei centri più antichi del regno, veniva adorato Ptah dio della città e protettore di  artigiani e di artisti, Durante in Nuovo regno, la potenza di Ptah si accresce, contemporaneamente a quella della città diMenfi che diviene la capitale del regno, ed egli diventa il creatore dell’universo che con il cuore e la lingua da vita a tutto ciò che esiste, per questa ragione gli uomini e gli animali sono dotati di lingua e cuore.
Il dio Sokar invece  veglia sulle tombe e sui defunti, presiede al luogo sacro detto Ro-Setau ( porta dei passaggi ) , che conduce al mondo sotterraneo, è raffigurato con una testa di  falco ed a volte anche con il corpo, 
La figura di Sokar si fonderà, in seguito con quella di Ptah e successivamente con Osirideformando così la Triade cosmica
Api – Hapi (colui che ha fretta ) è un toro sacro considerato l’ incarnazione di Ptah e successivamente anche di Osiride, alla sua morte viene imbalsamato e, fusosi con il dio, diventa Osorapide ed il luogo della sua sepoltura è detto Serapeo, in suo onore vengono allestiti mausolei di graniro del peso di 65/70 tonnellate. Nell’ epoca dei Tolomei il suo culto viene associato a quello di Serapide, fra i suoi culti se ne conosce uno chiamato la corsa di Api che procura fecondità.
il toro api
il toro Api
Ad Eliopoli (  gr, la città del sole, eg, Junu ), la divinità venerata è invece Ra, è un dio solare che possiede due qualità caratteristiche sia ( conoscenza – sapienza ) e Hu ( parola creatrice – volontà ) è il signore del cielo e, a volte signore assoluto del creato, Egli percorre, tutti i giorno il suo viaggio nel cielo a bordo d una nave d’ oro lunga 700 cubiti, mentre la sera abbandona la sua nave per salire  su quella della notte con cui attraverserà il mondo degli inferi dove sarà acclamato dai morti.  Dalla V dinastia, Ra diventerà la divinità suprema ed assoluta dominatrice delle altre divinità.I faraoni saranno identificati come i  figli di Ra e, successivamente, anche come immagini di Ra molte caste sacerdotali gli dedicano i loro templi come divinità principale.
Ra inizia quindi ad acquisire molti aspetti e nuove personalità,  la sua fusione conHorus darà vita a Ra-Harakhte ( Ra-Horus dei due orizionti )  oppure con  Amon, divenendo Ra- Amon, protettore del nuovo regno di  Tebe, che assicurò una posizione di prestigio e di autorità alla casta sacerdotale contro la quale era rivolta la riforma tentata da  Amenofi VI  cui abbiamo fatto cenno nel post precedente ( cenni storici ).  
La sede principale del culto di Ra è ad  Eliopoli , ed il suo tempio e la casa del sole,  tutti i templi dedicati a  Ra , avevano posizionato al centro un obelisco, durante la dominazione Romana la maggior parte dei templi fu depredata e la maggior parte di essi portata a Roma, peggior sorte invece ebbero i templi Egizi in epoca Islamica, durante la quale furono addirittura usati come cave di pietra.
Associato a Ra, fino alla IV dinastia, il dio Atum = il tutto, i suoi simboli sono il leone e la serpe, la sua personifacazione e rappresentata dal toro  sacro Mnevi , alla cui morte doveva essere mummificato e sepolto ritualmente.
Ad Eliopoli deve anche essere attribuita la creazione della cosidetta dottrina  dell’ Enneade  divina di Eliopoli, ed anche la più antica  dottrina della creazione, il potere della casta sacerdotale è tale , che come ricorda la bibbia  genesi ;41,45  che il patriarca Giuseppe fu costretto, per volere del faraone,a sposare la figlia del sommo sacerdote di Eliopoli.
Secondo la dottrina della creazione dell’  EnneadeAtum, dio che si è creato da se, genera due gemelli  Shu (dio dell’aria secca ) e Tefnut ( dea dell’ umidità – acqua ), dal cui accoppiamento nascono Geb ( dio della terra ) e Nut ( dea del cielo ), che a loro volta generano due coppie di figli:
1 - Osiride ( dio della fertilità ) e Iside  ( dea del trono reale )
2 – Seth ( dio del deserto ) e Nefti ( dea della casa )
Shu –  dio dell’ aria ha il compito di tenere separati Geb  e Nut,  ma l’ abbraccio di Geb Nut, darà comunque  origine al mondo.
Nut - dea del cielo rappresenta la seconda generazione di dei e viene rappresentata a volte come la giovenca celeste, mentre altre volte come une figura femminile posizionata ad arco nel cielo e distesa sopra Geb sdraiato sulla terra, Nut è anche raffigurata all’ interno di molti sarcogaghi perchè da  essa verrà la resurrezione, essa infatti accoglie ogni sera il sole che tramonta e che rinascerà, dal suo grembo ogni mattina.

iside
Iside
Osiride, inizialmente dio della fertilità, è anche un dio-re, ma durante la V dinastia, diviene il dio dei morti, loro re e giudice, fra le nove divinità dell’ Enneadeegli è fratello e sposo di Iside, nonchè fratello maggiore di Seth Nefti, sembra che fosse ucciso dal fratello Seth, il quale tagliò il suo corpo spargendolo fra la terra ed il mare,ma l’ amore di Iside che, aiutata dalla sorella Nefti, ritrovò il suo corpo e, dopo averlo ricomposto, gli diede nuova vita come re dei morti, mentre il suo figlio Horus  ne vendicava la morte uccidendo lo zio Seth.
Questa leggenda diede origine al culto dei Misteri di Iside ed Osiride dei quali parleremo in altro post.
Nella necropoli di Abido vi è la tomba del re Zer, che è considerata la tomba di Osiride, tale località ubicata nell’ Alto Egitto era il principale luogo di culto di Osiride e meta di pellegrinaggi di gente che aspirava ad essere sepolta in quel luogo.
L’ Osireion, durante le celebrazioni annuali dei misteri di Osiride, è una tomba vuota che imita la tomba del dio nella sua disposizione, mentre  Busiride è il luogo di culto del dio ubicato sul delta del Nilo, che si crede fosse la  sua  patria .
La storia dell’ arte pone in particolare risalto gli Obelischi dedicati ad Osiride ed ubicati nei cortilli dei suoi tempi, essi nella parte frontale, recana incisa l’ immagine del dio.
Secondo l’Enneade altra importante divinità della mitologia egizia, è Iside, sorella e sposa di Osiride,  genera il proprio figlio Horus posandosi, nelle sembianze di uno sparviero, sul cadavere di  Osiride.
Dopo aver vegliato sul corpo di Osiride, assieme alla sorella Nefti, ed averlo restituito alla vita, Iside, per sfuggire alla vendetta di Seth, si rifugia nelle paludi del delta del Nilo e lì da alla luce il figlio Horus.
La dea Iside viene raffigurata mentre allatta il figlio Horus e da quest’ immagine si ritiene abbiano tratto le iconografie che rappresentano Maria con Gesù bembino.
Il culto di Iside si propagò fuori dall’ Egitto e principamente in quasi tutte le province dell’ impero romano, durò molto a lungo, basti pensare che l’ ultimo tempio a lei dedicato, sull’ isola di File, fu chiuso per ordine di Giustiniano  nel 560 d.c. .
Seth, che come abbiamo già visto è fratello ed anche l’ assassino di Osiride , è il dio del deserto ,della siccità, delle tempeste e del cattivo tempo, le lotte fra i due fratelli simboleggiano quelle fra l’ alto ed il basso Egitto, nel tardo regno, Seth simboleggerà il male nei suoi caratteri generali.
Nefti è una divinità dei morti e delle tombe, nella dottrina dell’ Enneade, abbiamo visto che ella è sorella e sposa di Seth ed anche sorella di Iside ed Osiride.
Horus viene raffigurato con l’ aspetto di un falco, è il protettore dei re, è adorato come dio del cielo assieme al sole ed alla luna che sono detti essere i suoi occhi,ancora fanciullo, spinto dal desiderio di vendetta della madre Iside, si propone di combattere e vendicare la morte del padre, durante la lotta fra i due, Horus perde un occhio, ma alla fine riesce ad uccidere lo zio assassino ed a riunire i due regni dell’ alto e del basso Egitto in un’ unico  regno perciò da allora tutti i faraoni saranno considerati suoi discendenti e sue reincarnazioni. Abbiamo detto che Horus è il dio del cielo e che il sole e la luna sono considerati i suoi occhi, perciò unendosi a Ra darà vita a Ra-Harakhte manifestazione del sole nascente.
Hator, è la sposa di Horus, il suo nome infatti significa  casa di Horus, è la dea delle donne e signora dellì amore e della danza
Mut - madre- ha la forma di un’ avvoltoio, venerata a Tebe è considerata la moglie di Amon dio del regno di Tebe.
Neith la madre di Ra èla dea della guerra e delle tombe
Bastet , raffigurata con un corpo di gatto, è la dea della pace
Sekhmet, raffigurata con la testa o con l’ intero corpo di leone, è allo stesso tempo dea della salute e dea del male, è sposa del dio Ptah e madre di Imhotep.
Min è il dio della terra, della procreazione e della fertilità.
Anche Amon è considerato dio della procreazione che dà la vita, associato con RaAmon-Ra  sarà venerato come dio del sole e del regno, re di tutti gli dei.
Ad Amon sono dedicate numerose preghiere ed inni, così come numerose sono le modificazioni avvenute nel corso dei secoli, con la dea del cielo Mut e il dio della luna Khonsu formerà una triade familiare.
Nella dottrina dell’ Ogdoade, di Ermopoli, sarà parte delle otto divinità, assieme alla sua compagna  Amaunet  rappresenta l’ invisibilità.
Nel tempio di Siwa dove è unito sincretisticamente con Ammon, Alessandro Magno trasse un auspicio divenuto famoso.
Il suo tempio principale è  presso Luxor e l’animale che lo rappresenta è l’ ariete.
Thot è un dio lunare,  Poichè il calendario Egizio si basava sulle fasi lunari, egli diviene anche dio dei conti, della scrittura,della saggezza e delle scienze viene rappresentato con la testa di un montone. I principali centri del suo culto sono la piccola Ermopoli sul delta del Nilo e la grande Ermopoli nell’ alto Egitto.
Khonsu il dio bambino, abbiamo visto che forma una triade con il padre Amon e la madre  Mut, è raffigurato con la testa di falco, successivamente, associato con Thot, assumerà sembianze umane con in testa un disco lunare e la falce di luna.

il dio sciacallo - anubi
il dio sciacallo – Anubi
Anubi, il dio sciacallo, vive ai limti del deserto, luogo di sepolture, è una divinità dei morti ed a lui sono dedicate le sale di imbalsamazionei sacerdoti che si occupano dei defunti, portano sul volto una maschera da sciacallo; Anubi , nel tardo regno, sarà considerato figlio di Osiride e di Nefti.
Khnum è il signore dell’ acqua fredda, protegge la zona delle cascate di Assuan e regola le inondazioni del Nilo .
Aton è il nome egizio del sole, Amenofi IV gli dedica un grande inno e cerca di trasformare la religione Egizia in monoteistica, in contrapposizione con la casta sacerdotale.
Serapide è una divinità della fecondità il cui culto fu introdotto da Tolomeo I°  successivamente sarà identificato con Osiride-Api  la figura nata dal mito del toro sacro che, morto, diventerà il compagno di Iside.
Nel corso dei quasi 5.000 anni della storia della cultura Egizia, dobbiamo considerare che profonde modificazioni sono avvenute nel panorama socio culturale di quelle popolazioni, dall’ iniziale carattere nomade e pastorale si è passati ad una civiltà di tipo agricolo e stanziale, con conseguente radicale variazione di usi e costumi, i pastori-cacciatori che adoravano principalmente animali sia domestici che selvatici come leoni, coccodrilli, sciacalli, toro, vacca, gatto,ariete, si passò all’ adorazione di divinità che riflettevano fenomeni naturali , cielo, sole terra o luna.
Accanto alle divinità più importanti, cui abbiamo fatto cenno, esistevano anche una moltitudine di altre divinità minori e locali che seguivano la sorte delle città loro dedicate, perciò se tali città acquisivano maggior potenza, di conseguenza aumentava la fortuna di queste divinità, di conseguenza se le città venivano sconfitte o peggio, rase al suolo, anche quelle divinità tendevano a scomparire.
L’ ETICA RELIGIOSA EGIZIANA
Il dio Shu, divinità dell’ aria secca, ha il compito di tenere separati la dea del cielo Nut, da Geb dio della terra.
Nut a volte viene raffigurata da una figura femminile , mentre altre da una vacca ( giovenca celeste ), distesa ad arco su Geb, sulle sue spalle naviga la barca con il dio del sole.
Khnum dio dell’ acqua fredda, è considerato il creatore degli uomini che egli forgia con un tornio prima che essi escano dal ventre materno .
L’ uomo, secondo gli Egizi, è composto da 3 forze spirituali Ka – Ba e  Akh  :
Ka - forza vitale – è la più importante, essa distingue gli esseri viventi da quelli non viventi,
è la forza creatrice degli uomini e degli dei, la forza degli antenati che trasmetterà ai suoi discendenti, è il carattere, la personalità dell’ individuo e ad esso sopravvive rimanendo nelle statue e nelle immagini dei defunti
Ba – rappresentata dalla forma di un uccello con testa umana, è la forza primordiale, essa assicura l’ individualità di un dio, un re od un comune essere umano; dopo la morte abbandona temporaneamente il corpo per farvi successivamente ritorno.
Anche Akh è raffigurata da un uccello  è la terza componente dell’ anima che raggiunge il suo pieno sviluppo dopo la morte.
Durante i primi periodi del regno, i misteri relativi alla morte, erano prerogativa riservata ai  re ma, col passare del tempo furono destinati dapprima ai dignitari e poi anche al popolo,
le preghiere legate a tali misteri furono inizialmente iscritte nelle pareti delle piramidi e riportate nel Libro dei morti, esse venivano trascritte su papiri ed inserite nei sarcofaghi o addirittura inserite fra le bende della mummia.
Secondo questi testi, dopo la morte, l’ uomo divento un tutt’ uno con Osiride per potersi poi fondere con la divinità primaria Ba ,solo allora potrà pronunciare la frase che gli consentirà di fondersi nel dio :
” Io sono il più antico fra gli dei primordiali , O mio BA , questi sono gli dei: quelli della tua eternità 
Per l’ uomo comune, accedere ai misteri della morte, era consentito solo dopo che questi era stato sottoposto al Giudizio dei morti , nel quale  il defunto sarà giudicato in base al suo comportamento durante la vita terrena, il giudizio era emesso dallo stesso  Osiride  assistito da 42 giudici che rappresentavano le 42 provincie Egiziane, nel capitolo 125 del libro dei morti è riportata la modalità del giudizio stesso il defunto doveva anzitutto fare una dichiarazione di innocenza asserendo di non aver mai commesso nessuno dei 42 peccati riportati nel libro dei morti, in questa sede, Thot ha una bilancia sulla quale su un piatto è posto il cuore del defunto, mentre sull’ altro vi è la divinità Maat a fare da contrappeso, Thot con uno stilo annota il risultato di tale operazione, mentre al suo fianco vi è il mostro divoratore, pronto a divorare il defunto se risulterà colpevole.
Il defunto dovrà poi coltivare i campi  irrigati dal Nilo earu , per questo incarico egli godrà dell’ aiuto degli usciabti in grado di sostituirlo in questa incombenza,
I cattivi giaceranno invece affamati ed assetati nel buio del mondo sotterraneo,dove la luce del sole entra solo per poco tempo quando esso lo attraversa.
La cura che gli egizi dedicavano ai defunti  serviva sia per evitare la corruzione del corpo sia ad accompagnarli nell’ aldilà.Il Maat  cui abbiamo fatto cenno prima, rappresentava l’ ordine universale di Ra e, con i suoi aspetti cosmici, etici e rituali, era una regola di vita alla quale dovevano adeguarsi tutti gli esseri viventi, era una forma di legge che doveva essere rispettata e della quale si rispondeva direttamente davanti al dio Ra.
Il libro dei morti riporta quindi le regole di vita che tutti gli uomini devono rispettare, queste regole le troveremo poi riscritte nel decalogo che dio dettò a Mosè sul monte Sinaie riportate nella bibbia –  Esodo , 20
L’ etica religiosa Egiziana è il Trattato di teologia di Menfi , che fu ritrovato dal re Shabaka in un papiro nel tempio di Ptah , oggi comunemente indicato come la Pietra di Shabaka.
IL CULTO DEI MORTI
Nessuna religione ha mai curato i riti che accompagnavano i defunti come gli Egizi, la cura nel preparare le salme dei defunti fu tale che ancor oggi rinveniamo corpi che presentano un perfetto stato di conservazione, gli oggetti funerari, le offerte riservate ai defunti, le necropoli con le piramidi, i templi,  i libri dei morti ed il giudizio finale , testimoniano la particolare attenzione che essi ponevano alla morte e la sua centralità nella vita dei superstiti.

tomba di nefertari nella valle delle regine
tomba di Nefertari nella valle delle regine

Come Osiride rivive dopo la morte anche l’ uomo che diventerà un tutt’ uno con il dio continuerà quindi a vivere, perciò la speranza in una resurrezione fa si che vengano dedicate al corpo del defunto particolari attenzioni.
Dal corpo vengono perciò estratte le parti più corruttibili come visceri e cervello, ed il cuore, considerato cattivo ( al suo posto verrà posto uno scarabeo in pietra ed il corpo avvolto in bende di lino.
Il corpo verrà posto in un sarcofago di legno o pietra con disegnata un’ immagine del defunto con gli occhi attraverso i quali, il morto, potrà uscire per vedere la luce del sole.
Le interiora vengono suddivise in 4 parti e conservati in vasi detti camopi che hanno la forma di 4 dei protettori considerati figli di Horus : Amset ( uomo ) , Hapi ( scimmia ),Ebehsenut ( falco ) e Duamutet ( cane ), vengono anche aggiunte delle statuette in misura proporzionale alla ricchezza del defunto (se ne sono contate fino a 400 ) gli Usciabti  che dovranno svolgere i lavori destinati ai defunti di casta elevata.
IL CALENDARIO EGIZIO
Fra le cose tramandateci dagli Egizi il calendario è quello più vicino a quello che oggi noi usiamo, si deve a Giulio Cesare l’ averlo importato ed adottato in occidente; l’ anno egizio contava 365 giorni suddivisi in 12 mesi di 30 giorni cad, 5 mesi erano considerati bisestili ed avevano ognuno un giorno in più
I  mesi avevano tutti i nomi di divinità, il primo mese che in quei mesi festeggiavano le loro ricorrenze, il primo mese era dedicato a Thot  e l’anno iniziava nel periodo di massima piena del Nilomomento di grande importanza per la fertilità e la prosperità della valle del Nilo lunga circa 1.000 km. e larga da 10 a 20 km.
La piena del Nilo inizia in Giugno/Luglio e raggiunge il culmine fra Settembre ed Ottobre, sin dal tempo dei primi faraoni, quindi, l’ attività agricola Egiziana è regolata da queste piene del Fiume,essa si divide in 3 periodi principali:
Sa - semina ; Per  – raccolto ; Semu – riposo.
Qualunque variazione del flusso delle acque fluviali, sia in eccesso che in difetto significa fame e carestia Genesi, 41  perciò alterare con qualunque mezzo il corso delle acque del Nilo è considerata la più grande colpa che un uomo possa commettere Esodo ,7-17.
Data l’ importanza del flusso delle acque del fiume , l’ inizio dello straripamento e celebrato con una grande festa, il Nilo aumenta il proprio livello di 4/7 metri e fuoriesce dagli argini, secondo la mitologia egizia, la causa di ciò sono le lacrime versate da Iside che piange la morte di Osiride dio della vegetazione e del cielo vitale.
Nell’ antico Egitto la morte per annegamento di un uomo nel Nilo comportava la sua immediata divinizzazione ciò accadde ,per esempio ad Antinoo nel II° sec d.c.
Oltre alla festa per l’ inondazione, in Egitto vi erano altre ricorrenze come il Capodanno,l’ inizio delle stagioni, dei vari mesi, delle fasi lunari, la semina ed il raccolto.
Vi erano inoltre anche festività regali, legate cioè alle ricorrenze dei re, Hebsed , il giubileo festeggiava i trent’ anni di regno del faraone oppure dalla dichiarazione del suo diritto ereditario. diffusissime inoltre erano le festività nell’ ambito delle città quali la nascita di un dio, la festa in onore di una determinata divinità che, in queste occasioni, a bordo di una ” barca sacra ” poteva recarsi a far visita ad altre divinità nei propri templi. In queste occasioni, infine venivano rappresentati in pubblico episodi legati alla mitologia della divinità festeggiata.
IL CULTO E LA PREGHIERA
Il sommo sacerdote era considerato rappresentante del faraone ed era l’ unico autorizzato ad accedere nel luogo più sacro e riposto del tempio, era una stanza che lui aveva l’ obbligo di incensare, pulire e prestare ogni giorno le cure dovute alla divinità venerata, dopo aver aperto la porta e salutata l’ effige del dio con canti, preghiere, inni e prostrazioni, egli provvedeva, da buon servitore del proprio padrone, a lavarla, rivestirla con nuove bende di lino di vari colori, Bianche, verdi, rosse e rosa, le bende, cambiate tassativamente ogni giorno, non potevano essere riusate, ma erano molto ricercate per fasciare i defunti.
Particolari cure erano poi destinate alle divinità nei giorni dei loro festeggiamenti, ogni dio aveva i suoi personali  inni e preghiere destinatigli . Al periodo monoteista di Amanofi IV appartiene questa preghiera forse scritta dallo stesso faraone che presenta molte analogie con il salmo biblico di lode 104 che descrive in forma poetica l’ infinita bellezza della creazione divina :
” Quanto bello appari all’ orizzonte del cielo !
Tu, Aton vivente che per primo hai cominciato ad esistere,
nasci nel cielo orientale e illumini ogni paese con la tua bellezza.
I tuoi raggi abbracciano tutte le terre che hai creato.
Tu sei lontano ma la tua luce è presso di noi.
Tu stai davanti agli occhi degli uomini,
ma noi non riusciamo a vedere la tua via.
Quando discendi sotto il cielo occidentale,
la terra resta al buio e sembra morta.
Allora tace perchè colui che l’ha creata riposa dietro il suo orizzonte
Quando si fa giorno e tu tii levi di nuovo e, nell’immagine di Aton,  
illumini la nostra giornata,allora allontani le tenebre e ci doni ancora i tuoi raggi.
Tu sei colui che dà il respiro e infonde la vita in tutte le sue creature.
Tu poni ciascuno al suo posto e gli doni ciò di cui ha bisogno.
Le celebrazioni dei culti, che dapprima erano prerogativa dei faraoni, vengono successivamente affidate al sommo sacerdote.
Ogni carica sacerdotale, assolve nell’ antico Egitto specifiche funzioni, i medici sono sacerdoti di Sekhmet, memtre gli artisti lo sono di Ptah.
La casta dei sacerdoti diviene col tempo anch’ essa ereditaria, ciò fa si che diventi sempre più chiusa e potente, il sommo sacerdote di Tebe ad esempio gode di privilegi quasi regali e ciò fa si che la lotta fra il potere religioso e quello temporale, siano a volte molto crudeli.
I vari culti però sono in realtà gestiti dai servitori delle divinità, i Profeti ;
gli Stolisti sono coloro che si occupano del  vestiario del dio e degli altri oggetti del culto ;
Kernheb sono i saggi, essi si dividono in due categorie, gli scrivani ed i lettori del libro sacro ;
we’b sono i sacerdoti , il loro compito è quello di stabilire se gli animali sacrificati sono puri, ciò lo desumono dal controllo del loro sangue ;
loro aiutanti sono i Pastofori ed il luogo dove svolgono le loro funsioni è chiamato Pastoforio.
La casta dei sacerdoti è suddivisa in classi sociali, a seconda dell’ importanza del loro ufficio.
I LUOGHI DI SEPOLTURA
Secondo gli antichi Egizi, i morti avevano il loro paese in occidente, perciò le loro tombe erano tutte rivolte verso quel punto.

piramide a gradoni del faraone Zoser III din.
piramide a gradoni del faraone Zoser III dinastia

Le Mastabe erano inizialmente gli edifici destinati alle sepolture, esse avevano una base quadrata e dei muri inclinati con una sommità piatta, un una stanza sotterranea vi era li corpo del defunto ed esse erano composte da due stanze , una destinata ai sacrifici ed alle offerte ai defunti , nella parte occidentale di questa stanza vi era una porticina che serviva al defunto di accedervi per ricevere le offerte ed ammirare le immagini che vi erano dipinte, vi era inoltre una seconda stanza più piccola, il Serdab. che accoglieva un’ immagine del defunto, il suo Ka, nel Serdab vi era un pozzo chiuso che conduceva al luogo della sepoltura.
Le mastabe  col passar del tempo si trasformano da terrazze si trasformano a gradoni per diventare poi a punta, le Piramidi, la maggiore concentrazione di Mastabe  è situata a Gizah ed a Saqqara, nelle piramidi, la stanza della sepoltura, dapprima sotto terra, viene poi inserita all’ interno della muratura, ma l’ ingresso delle tombe fu nascosto e reso invisibile dopo la sepoltura, molto spesso i cunicoli presenti nelle piramidi venivano riempiti di sabbia del deserto per renderli inaccessibili ai profanatori di tombe molto attivi in quelle epoche.

il tempio del faraone Ramesse II
il tempio del faraone Ramesse II

Le Piramidi sono costruite con particolare riferimento ai 4 punti cardinali, l’ ingresso è sempre rivolto a nord, ad est è collegato il tempio che serviva per le cerimonie di imbalsamazione, vi è anche un camminamento che conduce dal tempio della città al luogo di sepoltura generalmente in salita e fiancheggiato da Sfingi.


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