lunedì 6 luglio 2015

PROVERBI E DINTORNI - quandu sciucammu mmienzu lla via

LE GIRANDOLE

Oggi pomeriggio ero andato a Lecce, passando davanti ad un negozio di cinesi, ho visto sulla porta, che facevano bella mostra di se, tante belle girandole, multicolori, variopinte, con le loro belle bacchette bianche, sempre in plastica, che ogni tanto, a qualche rara raffica di venticello, iniziavano a roteare per fermarsi quasi subito.
La mia mente ha iniziato a caricarsi dei ricordi di quando le girandole ce le costruivamo da soli con la carta, colorata oppure con il cartoncino, usando a volte anche quello bianco da disegno che coloravamo a piacere.
Non avendo grandi risorse ci dovevamo arrabattare a recuperare l' occorrente che in realtà era poca cosa,
la carta come ho detto poteva essere della carta lucida o del cartoncino tipo bristol, doveva essre un quadrato con il lato che misurava circa 25 cm. oppure un palmo di mano di un adulto, per bloccarla al centro necessitava un po' di fil di ferro, chi come me, aveva la fortuna di essere amico del figlio di un carpentiere, superava facilmente questo problema, il fil di ferro si attorcigliava davanti quasi a formare un bottoncino che tenesse ferma la girandola,
per la bacchetta avevamo a disposizione dei pezzi di canna che ci procuravamo nelle nostre scorribande nelle campagne incolte delle vicinanze.
Dopo aver costruito la nostra bella girandola, non ci restava che sperare nel vento che la facesse girare e se il vento non c' era, allora via di corsa lungo la strada per crearci il vento da noi.
Certo, allora lungo le trade il traffico era piuttosto scarso qualche rara auto, e poi, biciclette e motorini, ci si poteva sbizzarrire a volontà e, per gli incidenti, ce li procuravamo da soli con delle grandi cadute e scivoloni che ci lasciavano addosso sbucciature ed abrasioni.

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