martedì 3 novembre 2015

IL CANE CORSO

Oh! quantu, ciucciu miu cupu è lu puzzu; sai cce te ticu? cu lu lassi stare,
ch' è cane cursu e tie si cane uzzu.
Basta sulu cu dici ch' è marcanti,
pe ticere ca iddhru è nu furfanti

 Tre cose stanu sempre fridde;le manu te li varvieri, lu nasu te lu cane e lu culu te le fimmene

Ci ole diu e li cani.....cumpare sciamu lla fera

Ci tene figghi vive comu nnu cane e more comu a nn' omu;
ci nu tene fighi vive comu a nn'omu e more comu nnu cane


Il cane corso, molto presente in Puglia, dove fin dalla preistoria era usato come cane da guardia e per la difesa delle greggi contro lupi ed orsi ed ancor oggi ritenuto fra le razze di cani pericolosa data la sua aggressività e la tendenza a difendere i luoghi e le persone cui si affeziona, è una cane che trae le sue origini proprio dalle nostre terre salentine.

Nel mio cercare notizie, fatti curiosità sul nostro Salento da pubblicare nei miei blog, molto spesso ho l' occasione di consultare pubblicazioni di autori che mi danno spunti interessanti da sviluppare.
Rossella Barletta è un' autrice che scrive libri per le Edizioni Grifo in Lecce e della quale ho alcuni volumetti che spesso e volentieri consulto.
Nell' anno 2013, la nostra cara Rossella che purtroppo non ho il piacere di conoscere personalmente, pubblicò un opuscoletto dal titolo Cane nu mangia cane ( bestiario popolare salentino ), in questa pubblicazione ella parla appunto anche del cane corso e cita fra gli altri anche Sciascia che parlando di questo cane dice testualmente [ cito dal testo della Barletta - Sono chiamati " cani cuorsi ( della Corsica )].
Evidentemente il nostro Caro Leonardo Sciascia ( almeno spero che sia questo il personaggio citato dalla Barletta che non ci fornisce altre tracce su cui indagare ) scriveva cose delle quali conosceva poco o nulla, anche la nostra Rossella Barletta però dimostra poca dimestichezza con questa razza di cani che non prendono il nome da quella stupenda isola nel mar Tirreno nè sono originari di essa stessa.
Il nome corso dato a questi cani fu dovuto al fatto che essi erano cani usati in battaglia da avventare contro i nemici dai romani stessi, pertanto essi derivano il proprio nome dalle coortes  che erano le truppe romane scherate nei combattimenti, in seguito il nome si è mdificato in corso.
È uno stupendo molossoide molto forte ma anche tenero specialmente coi bambini che se tenuto libero diventa assolutamente innocuo, vedi quell' esemplare in alto che è una femmina di circa 4 anni la cui unica forma di aggressività consiste nel piazzarsi davanti  alle auto che transitano vicino casa mia per costringerle a fermarsi, dopo di che, tutta trionfante, inizia a passeggiare davanti ad esse.

 Sono stupende invece le parole che riporta sempre Rossella Barletta dell' etologo Danilo Mainardi che sicuramente non necessita di alcuna presentazione, egli infatti definisce il cane corso come ......Il cane dei carrettieri pugliesi......antico molosso meridionale svelto ma insieme robusto.












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