sabato 10 agosto 2013

BATTE I PUGNI, NAPOLITANO




Or ci mostra pure il grugno,
Napolitano stringe il pugno
perciò a pranzo lui invita
il piddì che non è a dieta.



Qui vi voglio confessare,
or le pecche del potere,
Berlusconi dovete tenere
per non incorrer nelle ire,
se non fate come ho detto,
questa volta mi dimetto.
Lui minaccia e mi ricatta,
se non sosteniamo il Letta,
che i suoi amici, i mafiosi,
con i quali siamo collusi,
qui faran saltare tutto
di bombe sarà un grande botto.

E poi, dopo, cari amici,
io e lui non siam nemici,
piduista anche lui è
e massone, come me,
e perciò devo aiutarlo
del baratro è già sull' orlo.

Stamane m' ero ripromesso,
di non parlare del decesso,
da politico s' intende
di colui che non si stende.
Ma sono a corto di argomenti,
tutti gli altri, inconsistenti,
Napolitano, Zanza, Epifani
van daccordo col Bersani,
solo il Renzi, se ci pensi,
sembra prenda dei consensi.






Ma non posson gareggiare
in bravura, a quanto pare,
col Brunetta e Gianni Letta
il Verdini e Santanchè
che da sola fa per tre.
E vuoi mettere i giornalisti
che qui fanno da coristi?
C' è in testa la "puttana"
che di scriver mai si frena,
e Belsito in quella corte
che dispensa le sue carte,
Sansonetti, Quagliarello
e alla fine abbiam l' Augello.
Tutti questi pennaioli,
si commentano da soli.

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