venerdì 9 agosto 2013

MA CHE ROMPE, QUESTA CASTA

Al di là delle manfrine,
chi lo vuol e chi ne conviene,
questa gente della casta,
ha una grande faccia tosta..

Ed il neo pregiudicato
da quel giudice condannato,
che, poi, troppo ha parlato,
dell' amico si è fidato,
ma quell' altro, una carogna,
che con il potere magna,
solo quello che conviene
al suo capo delle iene,
taglia, incolla, ha pubblicato
solo ciò che han comandato,
ed il resto lo ha taciuto
la carriera s' è venduto.

Dopo che sodomizzato,
questo giudice, incazzato,
va d' urgenza, lui punito,
mentre il reo sacrificato,
sull' altare va ossequiato,
e i giornali fanno a gara
chi più unge, ora impera

Ma a Milano, cosa fanno?
or ci recano malanno.
tutti noi vogliam sapere,
la sentenza deve dare,
per la sua interdizione
dare il massimo conviene.
Così invece che a febbraio,
voterem dopo il triennio,
ed il Letta che farà
a questo sopravviverà?









Ed i falchi pidiellini
or si sprecano in inchini:
A Mandela lui somiglia,
Come Gandhi la sua battaglia,
Al Tortora noi pensiamo
ed il giudice biasimiamo;
ma su questo, io son convinto
han sbagliato nell' intento
qui una vittima se c' è
solo il giudice questa è.

Tutta questa malafede
a lor giova se compete
che la vittima predestinata,
sull' altare s' è immolata,
in galera finirà
e ancor si candiderà,
farà pianger la servetta
ed il vecchio con la gotta,
che con senso del dovere
tutti lui vorran votare.

Nessun commento:

Posta un commento

Visualizzazioni totali

Archivio blog