giovedì 13 novembre 2014

LE RELIGIONI PREISTORICHE


Prima di addentrarci nello studio delle religioni di altri popoli che popolavano luoghi posti al di fuori della Mesopotamia,diamo una rapida occhiata a quelle che erano le credenze religiose dei popoli precedenti i Sumeri, naturalmente questi popoli non conoscevano la scrittura, quindi lasciavano tracce di se e delle proprie credenze con disegni e statuette che i nostri archeologi ritrovano nei siti frequentati da questi popoli primitivi.


I dolmen presenti nel Salento, i templi megalitici  come quello di Stonehenge nel Regno Unito, le statue dell’ Isola di Pasqua,oppure la civiltà nuragica della Sardegna sono testimonianze di attività degli uomini preistorici che a costo di enormi sacrifici, riuscivano a creare monumenti che ancor oggi possiamo osservare, dai ciotoli simbolici, la Venere di Willendorf e sino ai graffiti nelle caverne, sono testimonianze dei messaggi lasciatici dai nostri lontani antenati.
GROTTA  DI NIAUX FRANCIA
Nel 1963 I. Paulson disse che : ” La religione è nata con l’ ominizzazione “, aggiungendo inoltre che l’ ominizzazione è iniziata con la comparsa nel continente africano del primo  Homo Abilis ossia circa 1 milione e 700.000 anni fa nell’ Era Diluviana Inferiore, cui possiamo far risalire le prime pietre scheggiate della cosidetta Peeble culture o cultura dei ciotoli levigati che ci portano nel Paleolitico inferiore.
Successivamente, circa un milione di anni fa, venne evolvendosi la specie dell’ Homo Erectus, alla quale specie appartenevano i Sinantropi della regione cinese, iPitecantropi di Giava e gli Atlantropodi dell’ Africa settentrionale, costoro già esercitavano forme di caccia relativamente più complesse e conoscevano l’ uso del fuco.
Nel Paleolitico medio circa da 300.000 a 100.000 anni fa comparvero i Paleantropi uomini di Neandertal dal nome della località della Germania settentrionale dove furono trovati i primi resti fossili di questa specie.
Paleantropi appartenevano già ad un gruppo pre Sapiens che apparve all’ inizio del Paleolitico Superiore cioè fra 100.000 e 50.000 anni fa a cavallo dell’ ultima glaciazione.
Paleantropi, nel corso di questa nostra era, si distinsero poi in diverse razze, Mongoloide, Australide, Negroide Caucasica.

BISONTE COLPITO DA UNA LANCIA - nIAUX
BISONTE COLPITO DA UNA LANCIA – NIAUX

L’ Homo Sapiens del Paleolitico ovvero dell’età della Pietra antica era organizzato in clan ed abitava in grotte o sotto tetti di pietra e viveva di caccia e raccolta di frutti selvatici; statuette con attributi femminili, come fianchi, mammelle  e genitali, testimoniano i culti della vita e ella fertilità, a quell’epoca è databile, infatti, la Venere di Willendorf. La donna, in quanto madre, era considerata dispensatrice di vita, finchè non si comprese l’ importanza dell’ apporto maschile alla procreazione.
venere
Anche la caccia rappresentava un momento propiziatorio in quanto da essa dipendeva la sopravvivenza del clan e quindi i graffiti che erano scolpiti all’ interno delle caverne e delle grotte, rappresentavano riti per ottenere buoni auspici in quell’ arte.
Le tribù di cacciatori di orsi dell’Europa, per propiziare buone prede, offrivano alla suprema divinità il sacdificio delle prede e donavano loro la testa e la spina dorsale di queste.
I culti della caccia e della fertilità erano quindi legati alla vita, ma anche la morte era oggetto di culto. le prime testimonianze religiose, infatti erano legate ai culti della sepoltura, nel Paleolitico, infatti i cadaveri erano inumati e sepolti con tutti i propri averi, cibi, utensili e gioielli dovevano accompagnarli nella loro nuova vita.
Nel Mesolitico, l’ età della pietra media, si iniziarono a distinguere gli incarichi tra uomini e donne, gli uomini si dedicavano alla caccia e le donne alla raccolta dei frutti selvatici, in questo periodo si diffuse il culto dei defunti, avvalorato dall’ idea che dopo la morte terrena, l’ uomo continuasse a vivere in un’ altra vita, si cercava protezione e si tentava di entrare in contatto coi defunti.
Il Neolitico, età della Pietra nuova, vide l’ affermarsi dell’ agricoltura  con l’ aiuto della forza animale, l’ avvento dell’ agricoltura segnò anche il passaggio da un tipo di vita nomade ad una vita stanziale, gli uomini organizzati in grandi gruppi familiari, clan o tribù, vivevano in villaggi che successivamente divennero città circondate da mura.
Nelle terre attraversate dai grandi fiumi, come la Mesopotamia – Tigri ed Eufrate, l’ Egitto – Nilo, India – Indo, Cina – Huang Ho, che rendevano molto fertili quelle terre, si sviluppò un’ agricoltura più  redditizia che permetteva di soddisfare le esigenze di popolazioni più numerose, si creò un grado di organizzazione sociale più elevato, in conseguenza anche del fatto che vi era la necessità di predisporre e pianificare il controllo delle acque, si crearono quindi i presupposti per avere un grado di civiltà maggiore  e ciò favorì la creazione delle civiltà monumentali ed il passaggio dalla fase preistorica a quella storica
In questa fase del Neolitico , il culto dei defunti, ebbe per le varie culture un’ importanza fondamentale, si consolidarono le credenze della vita dopo la morte ed anche che i defunti potessero avere un’ influenza sulla vita sulla terra da ciò la nascita di diverse forme di sepoltura quali l’ imbalsamazione o la cremazione ed il diffondersi delle costruzioni megalitiche.

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