martedì 24 marzo 2015

PROVERBI E DINTORNI - delle superstizioni


Dicono gli amici che seguono la fede Bahà' i, che la scienza e la religione sono le ali che portano l' uomo al progresso, poichè la sola scienza porta al materialismo, mentre la sola religione porta alla supestizione, mentre per evolversi, l' uomo necessita che queste due scienze siano in armonia fra loro.
Nel corso dei secoli, la religione ha sempre contrastato la scienza, pretendendo di essere l' unica ragione di vita e di progresso dell' umanità, in virtù del fatto che  trattasi di verità rivelata.
Prescindendo dal fatto che, finora, solo la scienza non ha mai contraddetto se stessa, mentre la religione ha persino negato realtà evidenti e provate ( non è questa comunque la sede per discutere di ciò ) , il mio intento, in questa sede, è quello di proporre ai miei lettori alcune delle superstizioni che comunemente ci troviamo ad affrontare nella quotidianeità, che ci portano a volte a degli strani comportamenti causati sia dal nostro inconscio, che da condizionamenti ambientali cui siamo o siamo stati oggetto nel corso della nostra vita.
Chi di noi non ha evitato almeno una volta in vita sua di passare sotto ad una scala oppure di aver cambiato strada vedendo un gatto nero che gliela tagliava ? Mettere il cappello sul letto ? Non sia mai, aprire l' ombrello in casa, porta jella.
Così come i numeri 13 o 17 , da non menzionare;  una cosa da fare assolutamente è quella di toccare ferro o grattarsi se si vede passare un funerale oppure solo un carro funebre.
Parlerò di queste teorie in acuni post che inseriti nel Gruppo dei PROVERBI E DINTORNI, avranno come sottotitolo delle superstizioni, sperando con ciò di rendere qualcosa di utile alla conoscenza degli amici che mi seguono.

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