martedì 31 marzo 2015

PROVERBI E DINTORNI - delle superstizioni

Sul vocabolario dell' Enciclopedia Treccani, la voce Superstizione, è così definita :
" Insieme di credenze e pratiche rituali  dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni superate. La magia, ora considerata s. è stata ed è ancora, in diverse culture, fondamentale per capire e modificare la realtà ".
Cicerone, nel De Natura Deorum, definisce la superstitionem  una devozione patologica in chi trascorre le giornate rivolgendo alle divinità preghiere. voti e sacrifici perchè offrano protezione a loro ed ai loro familiari e servi e li preservino sempre in buona salute.
Jean Mellot, nel libro La superstizione surrogato della fede, definisce la superstizione :
" deviazione del sentimento religioso fondata sul timore o sull' ignoranza che attribuisce un carattere sacro a varie credenze, pratiche, obblighi ecc. ".

Secondo lo stesso Mellot, la chiesa avrebbe cercato di estirpare e debellare le superstizioni cercando nel contempo di conoscere le cause che le generano, e quindi intervenire su di esse per estirpare questo fenomeno.
Le colpe della chiesa però sono molteplici in queste espressioni di ignoranza popolare, anzitutto la mancata sconfitta di questi fenomeni le si deve attribuire al fatto che molto spesso, allo scopo di acquisire maggior potere, essa ha trasformato  credenze pagane in cristiane, lasciandone vive nelle popolazioni credenze e rituali che dichiarava di voler combattere, l' aver sempre voluto tenere i popoli in uno stato di sudditanza intellettuale e culturale, ha poi fatto il resto.
Certamente credere che essere in 13 a tavola porti sfortuna, ma anche nè di venere nè di marte, non si sposa e non si parte, oppure rituali come quello di buttarsi il sale dietro le spalle quando si è versato l' olio a tavola ( tenendo conto che l' olio è sempre stato considerato un bene prezioso oltre che costoso ),  o peggio credere in spiriti e fantasmi beneauguranti se forniscono i numeri da giocare al lotto.
In realtà le superstizioni altro non sono che retaggi di un passato nel quale si cercava di percepire attraverso l' interpretazione di fatti, avvenimenti o premonizioni la positività di qualcosa che sarebbe dovuto accadere, e poichè, si sperava che tali accadimenti potessero assumere un risvolto positivo, si cercava di condizionarne i risultati attirandosi la benevolenza di chi poteva intervenire a modificare in senso positivo gli accadimenti.
Tutto ciò ha sempre fatto si che individui capaci di soggiogare la creduloneria di determinate persone, ottenessero dei tangibili vantaggi col far credere di poter essere dei tramite fra costoro a le divinità che potevano modificare l' evolversi degli eventi.

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