domenica 3 gennaio 2016

L' EROTISMO FRA ARTE E POESIA


I POETI  MACCHERONICI

La poesia maccheronica, che ebbe il suo maggior rappresentante in Teofilo Folengo, un poeta Mantovano, noto  anche con lo pseudonimo di Merlin Cocai, che  nel suo soggiorno nella città veneta fu attratto da quel genere gogliardico che mischiava parole in latino a parole in dialetto veneto, facendo anche largo uso gratuito di volgarità e blasfemie.
I poeti maccheronici erano, durante il medio evo, studenti universitari in cerca di puro divertimento;
a tal proposito, non so immaginare quanto in realtà sia intenzionale, la pubblicità di una famosa azienda di gelati che mischiando l' Italiano con l' Inglese recitava :
" two gust' is megl' che one ", questa frase presenta appunto una libera interpretazione  di ciò che facevano i poeti maccheronici negli anni fra il '300 ed il ' 500.


MUSARUM INVOCATIO

Rica putanarum notissima tuque Roseta
Unica vacarum multo bertone superba
Tu Franceschina quidem semper colante potifa
Tu quoque Marieta nunquam satiata futiri
Vos quae albarellis vos quae ad vignale sedetis
Huc bordellorum vache: poteque venite
Que juristarum dignissima nmina sitis
Vos mihi cantanti largis favete potifis

INVOCAZIONE DELLE MUSE

Rica, famosissima fra le puttane, e tu Rosetta,
unica fra le vacche orgogliosa del tuo pappone,
tu pure, Franceschina, dalla figa sempre colante,
ed anche tu, Marietta, mai sazia d' esser fottuta,
voi che sedete fra gli studenti alle vie Albarella e Vignale,
venite qua, vacche e fighe da tutti i bordelli
Voi, degnissime protettrici degli giuristi, siete,
mostratemi le vostre larghe fighe, mentr' io canto

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