giovedì 28 gennaio 2016

L' EROTISMO FRA ARTE E POESIA


Erotica e sensuale in questo quadro di Paul Chabas del 1912, l' immagine di una giovane donna nuda che rabbrividisce  al contatto con la fredda acqua del lago di Annecy nell' Alta Savoia.
La Patafisica è una corrente artistica, fondata da Alfred Jarry, che si prefigge lo scopo di studiare il particolare e le eccezioni e spiegare l' universo supplementare al nostro fondendo in un tutt' uno l' immenso, l' ironia e l' assurdo.
Il colleggio degli amici di Jarry diede un legittimo riconoscimento al poeta Italiano futurista Vittorio Tomassini, in arte Farfa, per la sua vena poetico- letteraria felicemente anarchica.

Da " SINFONIALE LESBICO "

sette sale
à la casa mia
scompiscianti a crepamura
dalle slabrate porte
sempre spalancate

la sala lunedì
la sala giovedì
la sala venerdì
quella di marte
di mercurio
di saturno
e la domenicana
tappezzate dall' arcobaleno
nuove d' arredi ogni settimana

ricevo di settembre
alle sette di mattina
i sette peccati capitali
zicch anfitrione stravagante
munito di sette strumenti funzionali
eccezionali
con altrettante valigie
pei doppi distributori
d' energia

e certe scimunite
reduci dall' isola di lesbo
malate di saffomania
che incessanteente
si cercano
si trovano
si godono
e fan colazioncella
con fragolette di mammella

moltissime in coppia
rapidamente sfregano
reciprocamente
il clitorideo cerino che le accende
di bizzarre manie
espresse con singhiozzi desiali
e spesse volte l' una o l' altra d' esse
viene sviene rinviene

alcune fumano la prima macedonia
con la boccuccia seconda
altre
sdraiate
gli appetiti appagano
di fellatrici indefesse
in corti circuiti elettrizzate

quella ninfomane narra
d' aver disertato le corse
più non potendo resistere
di gettarsi ai cavalli vincitori
e racconta esaltando l' assemblea
di stalloni lucenti come laghi
che nell' istante supremo
stirano la fisarmonica costale
e sperduti nello sfinimento gaudioso
sbattono le narici ansanti
nelle criniere delle cavalle amanti

e quella domatrice
dice
che al circo
un domatore venne proboscitato
da un elefante di lei geloso
e assai geloso
d' ingambarle le calze con le zanne
rivolgendole l' interrogativo proboscidale
tra i ganci alti delle giarrettiere
poscia soggiunge tranquilla
che al suo padrone voronofizzato
lei preferiva l' urto tremendo
dell' innamorato potentissimo gorilla

la più bella scrive
con la stilografica
d' una poppa morsa a sangue
sull' archivolto schienale
della preferita
t' amo

la più raffinata di tutte
si compiace ancora
di quando passeggiava ignuda
in mezzo ad un convegno di pavoni
per farsi carezzare
con le code dai cent' occhi
che s' ingrandivano smisuratamente
dalla bramosia
luccicantissimi di voluttà

in ozio non istà nessuna
occupate tutte in varie guise
del lor delizioso piccolo negozio
labirinto di mucoserie

s' odono suoni
in gradazioni varie
di lievi formidabili fiutate

zicch sorride lieto
a queste fervidissime orazioni
canta morbide canzoni
inni superbi a tutte le lascive
e prima di spegnere
trenta archi elettrici
da tremila candele
con un colpo di starnuto
osserva obliqui sguardi
reclame luminosa di sensi
e vede
saettate e convulse
teste coscie teste coscie teste coscie
all' infinito...

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