mercoledì 1 maggio 2013

1° MAGGIO - FESTA DEL LAVORO

Quant' è bella sta giornata,
molto calda ed assolata,
con il mare, piatto, piatto,
fatto proprio pel diporto.


Nella piazza, par sentirlo,
che c' è ancor l' eco del Grillo,
sindacal, l' avvenimento
tutti vogliono il concerto.
Nella patria di bengodi,
sembra d' essere a Collodi.






E per dirla, poi con Dalla,
c' è chi ad arringar la folla,
in questa  "FESTA DI PIAZZA"
con la musica che impazza
un comizio, ecco approntato,
tal che sembra improvvisato.          

Noi dobbiam crear lavoro,
dicon tutti quanti in coro,
così buoni, così bravi,
sti ministri dicon soavi,
e il decreto riformare
di Fornero dobbiam fare.

Sto governo è proprio buono,
forse chiederci perdono,
vuole fare, a quanto pare
ed al passato rimediare.
E, per questo, ieri sera,
a Berlino il Letta, c' era.
Perchè Merkell ascoltare,
era il suo primo dovere.

Ed intanto in tutto il mondo,
di proteste un girotondo,
ed a Tokio, per addobbo,
ecco anche lui, il Gabibbo.




Ci sono anche le Femen,
che dell' uomo, fanno a men
solidali, il primo maggio,
di una foto fanno sfoggio,
con stivali e mutandine,
sono sempre così carine.







Per tornare a casa nostra,
ecco tutti in bella mostra,
noi possiamo, noi faremo,
tutto noi garantiremo.
Le elezioni son passate,
ma le promesse ancora date,
perchè il popol non s' adiri,
ci son qua gl' imbonitori.

Di parole ubriacare,
la gente bisogna fare.
Anche se non hanno vino,
di parole faccian festino.
Tanto a noi non costan nulla,
ma trattengono la folla,
e, per ora questo basta
per difendere la casta.

E perciò questi scenziati,
dottoroni ed avvocati,
sti ministri e deputati,
proprio mentre c' è il concerto
da massoni fan conforto,
con le banche di partito,
da salvare, s' è intuito.






Ma la gente, che ha capito,
questo gioco che han condito,
ora è stanca, e per protesta,
lor farà una gran festa.















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