venerdì 3 maggio 2013

LA FOGLIA DI FICO

Nell' arte antica, i nudi, sia maschili che femminili, non rappresentavano uno scandalo ed erano esposti alla pubblica visione senza che ciò facesse inorridire le signore bempensanti dei salotti buoni.
Il moralismo cattolico, invece ha portato a ritenere il nudo sconcio e sconveniente, tanto da portare, specialmente nell' epoca fascista, e coprire le nudità artistiche con delle foglie di fico.
Ma perchè proprio le foglie di fico furono adattate a quest' uso?
Le dimensioni della foglia del fico e la sua forma, potevano agevolmente ricoprire gli organi sessuali, specialmente quelli maschili.
Secondo la bibbia, nell' eden, Adamo ed Eva vivevano felici e nudi, finchè non commisero il " peccato originale", dopo di che cominciarono a vergognarsi ed a coprirsi con foglie di fico.
Nel Buddhismo, l' albero della bodhi o albero del fico, è il simbolo dell' illuminazione, infatti il Siddharta Gautama ( Buddha ) nel 528 a.c. , sotto un albero di fico fece l' esperienza interiore della vera essenza della natura e del superamento del dolore terreno.
I tralci di fico e di vite, erano spesso indicati come attributi del dio dell' ebbrezza Dioniso, ma, quelli del fico, erano anche legati alle celebrazioni del dio fallico Priapo.
Nel medioevo, la parola  "peccare" è da ricondursi al termine ebraico pag- fico ed il gesto-fica (

gesto augurale per cacciare il malocchio) ritenuto peccaminoso.
Nella tradizione gnostica ed islamica, gli alberi del peccato della bibbia sono l' ulivo ed il fico.
Nella tradizione cristiana, infine, il termine "fico secco" simboleggia la sinagoga, incapace di riconoscere nel Cristo il messia, ed anche l' eretico.



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