giovedì 16 maggio 2013

NAPOLITANO, COSA FAI '

Caro il nostro presidente,
dell' Italia governante,
ai giudizi della gente
tu non puoi essere assente.
Se la critica ti scoccia,
tu poi fattene una doccia,
ma offender non ti puoi.
Italiani siamo anche noi!
Ed il tuo comportamento,
su di noi, crea lo sconcerto.

Gli inciuci vuoi organizzare?
Noi però vogliamo sapere
e il governo delle cere,
pretendiamo giudicare.
Perchè poi dobbiamo votare,
sulla scheda elettorale.

Agli accordi sottobanco
che ai danni della gente
voi fate immantinente
a favore della casta
or la gente dice, basta!
Vi facciam saltare il banco.

Le manovre con il clero
che si veste tutto nero,
e con la massoneria
che vi fa consorteria,
e i trattati con le mafie,
a noi pargono cose rie.




Se poi offeso ti sei sentito,
d' esser stato intercettato,
non vediamo la trasparenza,
cui non dovresti fare senza,
anzi il dubbio poi ci assale
che sia stato bene o male,
quelle prove cancellare
che colpevole ci pare.

Se Andreotti, gran maestro,
che pareva fosse un mostro,
di sicuro avrà lasciato
chi da lui ha ereditato,
non lo so chi lui sarà,
ma che accozzaglia che ci sta.




Tanti anni ormai tu hai,
in pensione, quando andrai?

















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